AS ROMA NEWS MOURINHO ZANIOLO – «Per me Zaniolo rimane qui». José Mourinho è convinto che il futuro del 22 giallorosso alla fine del mercato di gennaio sarà ancora con la maglia della Roma. Nonostante la voglia di andare via, comunicata alla società e allo stesso allenatore, che lo ha escluso dalla trasferta di La Spezia. Una partita che la Roma ha vinto comodamente 2-0 volando, almeno per una notte, al terzo posto in classifica insieme all’Inter, scrive La Repubblica.
Ma al Picco si parla poco di campo, nonostante i vani tentativi di Mourinho: «È stata una partita tranquilla, siamo stati bravi noi a renderla facile». L’attenzione è rivolta tutta al mercato e al futuro di Zaniolo: «Ho la mia opinione e la mia sensazione, ovvero che il 1 febbraio sarà qui con noi. – ha ammesso il portoghese senza nascondersi – Il mercato è aperto, esiste la voglia obiettiva di Nicolò di andare via. Ma secondo me finirà così. Lui ha manifestato la voglia di andare via, ma io ho questa sensazione perché lui è un calciatore importante, dal valore importante e le offerte che sono sul tavolo sono impossibili da accettare».
Da reticente a fiume in piena in un attimo. Mourinho entra nel dettaglio della trattativa, praticamente sostituendosi al gm Tiago Pinto: «Di solito quando esiste una grande voglia di andare via, c’è anche un’offerta importante sul tavolo, una di quelle difficili da rifiutare. Invece per lui non c’è niente o poca cosa. Per questo dico che il primo febbraio sarà qui».
Una possibilità non certo da escludere, viste l’offerta del Tottenham in prestito con obbligo di riscatto ritenuta troppo bassa dalla Roma. In attesa che il Milan si esponga per acquistarlo. Che Zaniolo rimanga a Roma però non sembra essere un problema per Mourinho: «Come lo gestirò? Chi lavora e merita di giocare gioca, chi lavora meno e non merita di giocare non gioca. Se Nicolò sarà con noi sarà un giocatore in più».
Secco e deciso, senza che ci sia un trattamento speciale: «Io ho un ottimo rapporto con lui – ha continuato il portoghese – ho cercato sempre di aiutarlo e lui mi ha sempre risposto con sforzo massimo. Per questo l’ho sempre difeso, e sono sempre stato al suo fianco. In questo momento lui vuole andare via, è una cosa che io devo accettare. Però dov’è l’offerta accettabile per la Roma che possa dare una conseguenza alla nostra rosa? Perché se Nicolò va via, qualcuno deve venire. E se lui va a fare sei mesi da qualche altra parte, anche se in un bel campionato o in una buona squadra (Tottenham, ndr), sicuramente non riceveremmo nulla in cambio. E questa è una situazione inaccettabile e mi dispiace che Tiago Pinto esca come il cattivo della storia, lui non è il cattivo ma uno che difende l’interesse della Roma».
E di sostituti non vuole sentir parlare, almeno pubblicamente: «Non ci penso, perché non perdo tempo per una cosa che non succederà. Ho letto di Deulofeu e Ziyech, ma noi non pensiamo a nessuno perché probabilmente non succederà niente». Una linea chiara che fa il paio con le parole di Tiago Pinto, che si è voluto soffermare sull’aspetto comportamentale di Zaniolo: «Con il mercato aperto capita che gli interessi individuali vengano messi davanti a quelli collettivi». Un segnale chiaro dell’ammutinamento tecnico del 22 giallorosso, nonostante Pinto non lo nomini mai: «Non è la prima volta che accade, ma gli interessi collettivi della squadra e della Roma vengono sempre per primi». Con o senza Zaniolo, ma quello dipenderà solo dal mercato.
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