CALCIOMERCATO AS ROMA WIJNALDUM BELOTTI – L’obiettivo di ogni allenatore è avere due titolari per ruolo per competere fino in fondo in ogni competizione, e Mourinho in questo senso non fa eccezione. Come riferisce il Corriere della Sera, lo scorso anno la rosa a disposizione del tecnico portoghese non era, all’inizio, nemmeno lontanamente vicina alle sue richieste, ma quest’anno la società (e lo stesso Mourinho che ha più volte alzato il telefono per convincere i calciatori ad accettare la destinazione giallorossa) sta facendo di tutto per accontentarlo, alzando la qualità. Se, come sembra, andranno a segno i colpi Wijnaldum e Belotti, mancherà davvero poco a Tiago Pinto per consegnare allo Special One una “rosa alla sua altezza”, come disse il giorno della sua presentazione, più di un anno fa.
In attesa che si concretizzino le uscite dai calciatori in esubero – da Kluivert a Villar, passando per Veretout, Calafiori, Shomurodov, Carles Perez, Diawara fino ad arrivare ai soliti Bianda e Coric – rispetto allo scorso anno la squadra è migliorata in tutti i reparti e la sensazione è che il gap con le prime quattro sia sensibilmente diminuito: ne caso del Napoli, per esempio, addirittura azzerato.
In tutte le amichevoli estive è arrivata un’indicazione tattica chiara da parte del tecnico, che ha deciso di ripartire dalla difesa a tre. Su questa idea, che lo scorso anno è stata una necessità ma che alla fine si è rivelata vincente, è stato portato avanti il mercato. A partire dalla porta, dove è stato preso un secondo “vero” come Svilar, che sembra offrire maggiori garanzie rispetto a Fuzato.
Per completare l’organico manca in difesa un quinto centrale, che possa dare maggiore profondità al reparto ormai collaudato con Smalling, Mancini, Ibanez e Kumbulla: Mourinho ha provato varie soluzioni, da Bove a Tripi fino a Vina, ma nessuna di queste la adotterebbe in una partita con i tre punti in palio. Sugli esterni, per la prima volta dopo anni, c’è abbondanza: da una parte, infatti, a giocarsi una maglia troviamo Karsdorp e Celik, dall’altra il livello sale ancora di più con Spinazzola, Zalewski e all’occorrenza anche Vina.
A centrocampo, in attesa delle partenze di Veretout, Villar e Diawara, e con l’arrivo di Wijnaldum, il salto è evidente: la coppia titolare composta dall’olandese e da Matic, infatti, ha muscoli, cervello, tecnica e tanta esperienza. Il fatto che Cristante sia il primo cambio dà l’idea della crescita del reparto, che può contare su un giovane emergente come Bove e, all’occorrenza, sull’arretramento di Pellegrini.
Soluzione, questa, che Mourinho ha sperimentato contro il Tottenham per schierare in campo i “Fab Four“, cioè il capitano insieme con Dybala, Zaniolo e Abraham. Una soluzione tattica molto offensiva, ma possibile con il sacrificio di tutti. Con la permanenza di El Shaarawy e la ciliegina Belotti, anche un tecnico esigente come Mou potrebbe ritenersi più che soddisfatto.
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