Un meno uno virtuale, ma sufficiente a riaccendere il duello con la Juventus per il vertice. I bianconeri devono recuperare la gara con il Crotone, orizzonte che appare al momento lontanissimo in una capitale calcistica già immersa in tabelle e previsioni. E i romanisti, un po’ distratti dalle discussioni su Dzeko – opaco e in evidente difficoltà a Udine – e dalle reali possibilità regalate dal mercato – ancora a rilento i movimenti di Trigoria – si godono i tre punti conquistati in trasferta da Totti e compagni. E i tre persi dai bianconeri a Firenze. Poco tempo da perdere, le chiacchiere già viaggiano alla velocità della luce, tra social e radio private: neanche il tempo di aggiornare la classifica, che il dibattito alza la temperatura in città, colorandola di derby. Domenica prossima, la Lazio andrà proprio a Torino, ad affrontare la Juventus allo Stadium nel lunch time. Poche ore dopo la sfida casalinga dei giallorossi contro il Cagliari, che già sapranno quindi il risultato dell’ora di pranzo. Tanto basta per scavallare la lunga settimana fatta di coppa Italia – giovedì all’Olimpico si presenterà la Sampdoria – arrivando a disegnare e immaginare scenari di trionfo. Perché una vittoria dei rivali cittadini, fermerebbe la nemica Juve, e, a quel punto, meglio il male minore. Non tutti la pensano così: gli integralisti da stracittadina non mollano, urlando a gran voce che sperano la Lazio perda comunque, perché non vogliono favori, a costo di compromettere il cammino in campionato. La terza via, quella del pareggio, è al solito quella che trova maggiori consensi, la strada indolore per il tifo estremo. Sempre dando poi per scontato che la Roma riesca a battere il Cagliari. In questo senso sarà fondamentale recuperare in fretta il lato emotivo di Dzeko, bersagliato e criticato per gli errori – rigore compreso – commessi contro l’Udinese.
Anche Spalletti pubblicamente non gli ha negato nulla, come da abitudine del tecnico, solito stuzzicarlo in maniera evidente pure al termine delle giornate positive. Il bosniaco sta ad ascoltare un po’ tutto, forte comunque di una stagione che lo sta vedendo protagonista – 13 i gol fino a questo momento in campionato – e deciso a non farsi influenzare. «Buon lavoro di squadra a Udine, altri tre punti in trasferta – il pensiero del numero 9 affidato ai social – tutto il resto non importa. Continuiamo così e crediamoci sempre». Senza un sostituto reale, con il solo Totti che a 40 anni non può garantire continuità, Dzeko è costretto a giocarle tutte, probabilmente anche la gara con la Sampdoria di giovedì (Coppa Italia). Intanto la società giallorossa cerca un attaccante esterno – in attesa del recupero di Perotti, che ha ripreso a lavorare individualmente – e sembra tornare d’attualità Jesé del Psg. Ma inutile affannarsi sui nomi, i tifosi già aspettano il prossimo fine settimana per avere (chissà) un favore dalla Lazio. Sognando il vertice di una classifica che non sembra più così irraggiungibile.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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