Dybala al centro del progetto Roma: talento, rinnovo e i segnali di Ranieri

AS ROMA NEWS PARMA DYBALA – C’è una Roma con Dybala e una Roma senza. Lo aveva detto Mourinho, lo ribadisce Ranieri. Il match contro il Parma, travolto 5-0 con una prestazione mai in discussione, ha messo in evidenza una verità incontestabile: Paulo Dybala è il faro di questa squadra. Lo conferma il verdetto del campo – riporta il Corriere della Sera – ma anche il voto simbolico di un Parma in difficoltà, che, suo malgrado, sembra dire: la Joya deve restare in giallorosso.

Dybala, il trascinatore: due gol e classe pura

L’argentino, come sempre, ha incantato l’Olimpico. Due gol – che avrebbero potuto essere quattro – e una serie di giocate di classe che hanno acceso il pubblico. Dybala è il motore del gioco offensivo della Roma, capace di trasformare ogni pallone toccato in un’opportunità pericolosa. E il suo impatto è andato ben oltre il tabellino: il sostegno dei tifosi non è mai mancato, segno di un legame speciale tra il giocatore e la piazza.

Ma la situazione contrattuale del numero 21 è un nodo da sciogliere. Il suo contratto scade a giugno, anche se bastano poche partite per attivare un rinnovo automatico, con relativo aumento. Il problema? Dal 1° al 15 gennaio entra in vigore una clausola di 12 milioni di euro, una cifra che potrebbe tentare molti club, tra cui il Galatasaray, attualmente interessato all’argentino. In estate Dybala ha già rifiutato un’offerta faraonica dalla Saudi League, ma il futuro resta incerto. Se non si trova un accordo, a febbraio potrebbe firmare con un’altra squadra.

Ranieri chiaro: “Paulo vuole restare”

A fine partita, Ranieri ha affrontato la questione con la sua consueta schiettezza: “Gli agenti girano il mondo per proporre il loro giocatore come il bene più prezioso, poi portano le offerte ricevute. Io so che Paulo vuole restare. Sta bene con noi, io sto bene con lui. Bisogna capirsi: voi fate il vostro mestiere e io faccio il mio”. Parole che dimostrano quanto il tecnico giallorosso punti su Dybala, consapevole che la sua permanenza sia fondamentale per il progetto tecnico della Roma.

Monumenti in campo e segnali forti fuori

Ranieri non si è fermato a parlare di Dybala. Prima del match, aveva definito Hummels e Paredes due “monumenti” della squadra. E il campo gli ha dato ragione: entrambi hanno garantito solidità, equilibrio e leadership, elementi che erano mancati nella sconfitta contro il Como. La Roma, però, deve ancora migliorare fuori casa, dove ha raccolto solo 4 dei suoi 19 punti totali. Con sfide contro Milan e Bologna in trasferta e il derby all’orizzonte, l’obiettivo sarà invertire questa tendenza.

Un altro dettaglio significativo della vittoria sul Parma è stata l’assenza di sostituzioni. Ranieri ha deciso di mantenere gli stessi undici in campo per tutta la partita, una scelta che non si vedeva in Serie A dal 2015. Un segnale chiaro: chi vuole un posto da titolare deve dimostrare il massimo impegno in allenamento e in partita. Non è un caso che Saelemaekers, schierato esterno destro con Celik in panchina, abbia brillato, mostrando una grande crescita e una qualità determinante per l’equilibrio della squadra.

Il Parma, sparring partner senza risposte

Se la Roma ha messo in scena una prestazione scintillante, il Parma è apparso inerme. Dopo un primo tempo dignitoso, nella ripresa gli emiliani hanno perso ogni riferimento tattico, con un passaggio al 4-3-3 che ha visto Cancellieri alternarsi tra il ruolo di terzino sinistro e quello di centravanti. Una squadra senza capo né coda, incapace di arginare la marea giallorossa.

Verso il futuro: continuità e ambizioni

Con un attacco in grande spolvero, giocatori chiave come Dybala e Hummels al centro del progetto, e un tecnico esperto come Ranieri alla guida, la Roma sembra finalmente aver trovato la propria identità. Ma la sfida è appena iniziata: consolidare i risultati, trovare continuità anche lontano dall’Olimpico e risolvere le questioni contrattuali saranno i prossimi passi per trasformare una buona stagione in una grande annata.

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