Paulo Dybala

AS ROMA NEWS JUVENTUS DYBALA – Quando ha incontrato alcune delle persone che per sette anni hanno fatto parte della sua vita, a Torino come a Roma, Paulo Dybala si è emozionato. Era successo all’andata, è successo domenica sera, con una sostanziale differenza: in questi mesi l’attaccante argentino è profondamente cambiato.

E non solo per quel titolo di campione del Mondo che ti entra sotto la pelle, poco importa che tu sia stato tanto o poco protagonista, scrive il Corriere dello Sport. Dybala, in questi mesi, è cambiato perché ha riscoperto cosa significhi essere amato non solo dai tifosi (gli vogliono bene i romanisti, gli volevano bene gli juventini), ma anche da allenatore, società e compagni.

Da sopportato a supportato, Dybala non ha vissuto una settimana facile prima di Roma-Juventus. Le indiscrezioni sulle sue dichiarazioni alla Guardia di Finanza, l’accusa di pensare solo al denaro (come se quei tre milioni non fossero soldi che gli spettavano) e di tradire il club in cui è stato una vita sono tutte cose che lo hanno ferito. Per questo la sfida alla Juve non era, per lui, una partita come le altre. Eppure ha provato a pensare solo al campo, al gioco e alla Roma, in un ruolo non proprio suo. A fine partita ha scambiato la maglia con l’amico fraterno Pogba e, anche se non ha giocato la sua miglior gara, ha comunque offerto una prestazione di livello in cui spiccano gli 8 duelli vinti.

Ogni suo movimento, ogni suo sopracciglio alzato, ogni sorriso, ogni espressione seria, qualsiasi cosa, contro la Juventus, è stata passata sotto la lente d’ingrandimento e per questo era inevitabile che diventassero virali le immagini dell’esultanza, a fine partita, con Wijnaldum. Davanti alla panchina Dybala si è lasciato andare con il compagno ma la sua gioia non è stata apprezzata (eufemismo) dal tribunale dei social che ha iniziato subito a riempirlo di critiche e insulti. Per questo, tornato a casa e faticando a dormire, come spesso gli succede dopo le partite, Dybala è intervenuto nel suo canale Telegram e ha dato la sua versione dei fatti. In un italiano non proprio corretto, il che fa capire che non c’erano uffici stampa a consigliarlo o istruirlo: le parole dette da Paulo erano – esattamente – quelle che lui voleva dire.

Eccole: «So che è difficile per voi, lo è anche per me – il messaggio rivolto ai tifosi della Juventus -. Ma oggi gioco per un’altra squadra e con altri compagni ai quali devo anche portare rispetto! Vincere non è mai facile e per noi era importante. Il rispetto ci sarà sempre, non fatevi ingannare dai social». E, ancora, Dybala ha aggiunto: «Non ho esultato per un gol e non sono andato in faccia a nessuno. Ho festeggiato con i miei compagni una vittoria. Mi dispiace che la vedete così, vi mando un forte abbraccio, vi voglio bene».

La sua speranza è che queste frasi possano chiudere una volta per tutte la polemica. E che possa tutto tornare alla normalità. Il presente si chiama Roma, per la Roma gioca e tifa, la Juventus appartiene al passato di un professionista che ha rispetto per i colori indossati ma ha imparato a guardare avanti. 



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