Paulo Dybala

AS ROMA NEWS BOLOGNA DYBALA – È sempre decisivo, anche quando non è al meglio. Paulo Dybala ha risolto anche Roma-Bologna, senza segnare ma procurandosi il calcio di rigore decisivo per la rete di Pellegrini, scrive il Corriere dello Sport. L’argentino ha fatto il massimo nei 73 minuti giocati, ha dato tutto quel che aveva per aiutare la squadra nella prima gara giocata da titolare addirittura dal 9 ottobre scorso. Cioè dalla lesione che lo stava per lasciare a Roma senza quindi vincere il Mondiale con la sua Argentina. Forse anche per questo non ha calciato il rigore al 4’ contro il Bologna: non era ancora caldo e aveva paura di infortunarsi nuovamente tirando dal dischetto, come contro il Lecce.

Di certo un po’ di preoccupazione deve averla avuta anche lui quando ha sentito tirare la gamba sinistra prima che scoccasse l’ultimo quarto d’ora di gioco. Già da qualche minuto Paulo si trascinava un po’ la gamba, per la stanchezza della tanta corsa. Così Foti ha subito chiamato il cambio, lui strategicamente si è accasciato sul prato e un mormorio di preoccupazione ha invaso gli spalti dell’Olimpico che ha temuto il nuovo infortunio. Crampi, tengono a precisare dal club, nessun allarmismo sebbene poi Dybala in panchina si sia toccato anche la parte superiore della coscia. Qualche dolore provocato dallo sforzo e dalla stanchezza, ma anche tanta soddisfazione per aver chiuso il 2022 con una vittoria e aver fatto altrettanto nella sua prima partita del nuovo anno. 

Dybala riparte quindi dal calcio di rigore. Prima da quello segnato contro la Francia nella finale in Qatar: la Joya è stata applaudita da tutti i 62.000 dell’Olimpico nel prepartita, una standing ovation per la vittoria ma anche un caloroso bentornato dopo i mesi di assenza tra infortunio e sosta. Aveva giocato qualche minuto contro il Torino, il 13 novembre, risultando anche lì decisivo, ma di fatto il tifo romanista e Mourinho (a vedere la partita da squalificato in una saletta dello stadio) aspettavano con ansia di ammirarlo tra i titolari. 

Tanta corsa e lavoro anche in fase di copertura, Dybala non si è risparmiato ma ha dato davvero tutto senza pensare agli stop muscolari ma soltanto al risultato. Il suo guizzo in area, come detto, è stato decisivo. Lucumì ha visto la sua gamba destra e non il pallone spostato prontamente dal 21 giallorosso prima dell’’intervento. Al fischio di Santoro tutti i compagni di squadra lo hanno abbracciato. Un bentornato in campo alla grande stella della squadra, uno dei pochi capace di cambiare le partite con la sua fantasia: due vittorie, due pareggi e due sconfitte senza di lui. Eccome se era mancato alla Roma. “Era importante cominciare l’anno con una vittoria. Daje Roma”, ha scritto l’argentino sui social.

E adesso che è tornato farà di tutto per non uscire. Contro il Bologna ha aiutato molto sia il centrocampo sia Zaniolo, utilizzato da Mou come falso nove. Dal numero 22 (uscito per una botta al ginocchio che non preoccupa) è arrivato il passaggio che ha poi portato il calcio di rigore, ma il feeling tra i due deve migliorare, specie se il talento di Massa tornerà in futuro a giocare in quella posizione. La prossima sarà a San Siro contro il Milan. L’ultimo stadio nel quale Dybala ha segnato con la Roma in una gara in trasferta. Affrontava l’Inter, adesso cambiano i colori delle strisce e probabilmente anche il ruolo. Allora era lui il falso nove, adesso invece cercherà di duettare con Abraham, di nuovo al suo posto dopo l’iniziale panchina di ieri. Cambia la forma, ma non la sostanza: la Joya vuole essere decisiva anche contro il Milan per ritrovare il gol in giallorosso e strappare punti preziosi per la rincorsa alla zona Champions



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