AS ROMA NEWS LATINA LE FEE – Si dice sempre in questi casi, “buona la prima”. Il punteggio è buono, oltreché scontato: 6-1 contro il Latina, che milita in serie C. La Roma non è certo questa, non le si avvicina nemmeno, calcolando gli assenti vacanzieri e quei sei-sette calciatori che entro la fine del mercato dovranno arrivare, questo almeno filtra da Trigoria, scrive Il Messaggero.
Qualche novità sotto l’aspetto tecnico c’è, una su tutte Enzo Le Fée, che De Rossi piazza al centro del suo 4-2-3-1, al fianco di Pisilli. Un modulo con cui aveva concluso la stagione con l’amichevole australiana giocata con il Milan a maggio. Un’indicazione per il futuro, forse. Con il francese che può agire da regista e da mediano, al fianco di Paredes o al suo posto.
Da quel poco che abbiamo potuto scrutare nel pomeriggio torrido di Trigoria, sul campo Testaccio, Enzo è un giocatore dinamico, calcia con i due piedi, gioca a due tocchi, combatte e si inserisce. Il gol che segna contro il Latina (il quarto) è solo un confortante inizio. A De Rossi mancava proprio quel dinamismo là in mezzo, Cristante e Paredes hanno un passo diverso e la Roma ha sempre faticato ad alzare il ritmo. I famosi giocatori di gamba, ecco quelli Daniele li aspetta ancora, specie sugli esterni.
Le Fée deve essere quel calciatore lì, uno di qualità e che sa anche mordere. Al momento è tutto da scoprire, la Roma lo ha pagato tanto e ci crede, sperando – dopo Aouar – di non aver fatto un buco nell’acqua. «Ho avuto buone sensazioni, sono stato ben accolto da tutti. Fa caldo, ci dobbiamo adattare. Mi sento a mio agio, ci vuole tempo per mostrare tutte le mie qualità. Cosa mi chiede De Rossi? Di toccare molto la palla, di legare i reparti, ma sono solo all’inizio, devo migliorare. A chi mi ispiro? A Iniesta, il migliore nel suo ruolo. Questa di Roma è una sfida, volevo provare nuove esperienze. Dopo l’ultima annata, nella quale ho subito due infortuni seri, ho sentito il bisogno di vivere un’avventura per ritrovare me stesso. E Roma mi ha dato questa opportunità», così Enzo, a fine match.
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