CALCIOMERCATO AS ROMA DANSO – Quella di Paulo Dybala è una trattativa che ha catturato le attenzioni della dirigenza, rallentando il mercato in entrata della Roma per oltre 20 giorni. Suscitando anche l’inquietudine di Daniele De Rossi, ansioso di avere una squadra completa in tempi brevi. Il tecnico ha anche palesato alcune delle sue perplessità alla Ceo Lina Souloukou in un recente faccia a faccia, scrive Il Messaggero.
A meno di una settimana dalla fine del mercato, a Daniele mancano un difensore centrale (piace molto Danso per il quale sono stati offerti 23 milioni), un terzino destro (in arrivo Abdulhamid dall’Al-Hilal per 2,5 milioni), un centrocampista e un esterno di sinistra. Il timore dell’allenatore è che la rosa rimanga incompleta, con esuberi e giocatori indesiderati. Se l’affare Dybala fosse andato in porto, Ghisolfi avrebbe avuto più libertà di manovra nel breve, perché avrebbe potuto contare su un monte ingaggi molto più basso e circa 10-15 milioni di plusvalenza.
L’attaccante aveva accettato l’offerta di 75 milioni da parte dell’Al-Qadsiah e poi, anticipando tutti con un post sui social il giorno dopo il sì ai Sauditi, ha fatto sapere che sarebbe rimasto a Roma. Lui ha detto no all’Arabia, ma non è detto che avrebbe fatto lo stesso se si fosse fatto sotto un club europeo che giocava la Champions. Ma porre l’attenzione solo sul rifiuto a milioni arabi è stata una mossa scaltra, che ha anticipato quella della società giallorossa che avrebbe potuto rivelare da lì a poco la rinuncia all’affare. Dato che sul piatto c’erano appena quattro milioni.
A quel punto, però, la vicenda avrebbe preso un’altra direzione. Perché i Friedkin sarebbero stati rivalutati dalla piazza, nonostante avessero interesse a liberarsi di un ingaggio da 9 milioni a stagione, vicino al rinnovo.
Altro dettaglio rilevante è che sin da subito Dybala non era così convinto di lasciare la Roma, perché l’unica motivazione che lo avrebbe mosso era di tipo economico. Non sportiva, né personale. Inoltre, che Paulo passi da eroe agli occhi dei tifosi fa anche comodo alla società. Perché sfumato l’affare, è meglio che l’argentino resti da uomo innamorato dei colori della Roma.
De Rossi, a partire da domani, lo tratterà da calciatore dell’organico a tutti gli effetti. Non lo lascerà in panchina per scelta tecnica come accaduto a Cagliari e non lo utilizzerà con il contagocce per non fargli raggiungere il rinnovo automatico. Se totalizzerà 14 presenze da titolare, resterà a Trigoria per due stagioni.
Souloukou e Ghisolfi si sono arresi all’evidenza che potrebbe restare altri due anni a 9 milioni a stagione. Se poi dal mercato dovessero arrivare altre opportunità, le parti le valuteranno. Dunque, Daniele dovrà inserirlo adeguatamente nello scacchiere tattico anche se la Joya si rimetterà alle sue decisioni senza polemizzare nel caso in cui dovesse finire in panchina.
Una possibilità è giocare con il 4-3-2-1, nel quale Dybala e Soulé si posizionano dietro Dovbyk. A centrocampo Cristante, Paredes e Pellegrini (sistema che potrebbe essere utilizzato domani con l’Empoli). Oppure, con il 4-2-3-1, dove Bryan e Leandro si piazzeranno davanti la difesa, Soulé-Dybala-Pellegrini trequartisti dietro l’ucraino.
Sul mercato, invece, bisognerà ricorrere al piano B: vendere calciatori e fare plusvalenze. Ma il tempo stringe e De Rossi ha bisogno di rinforzi. Il primo dovrebbe arrivare oggi per le visite mediche: si tratta di Abdulhamid terzino destro pagato 2,5 milioni. In 203 partite ufficiali ha realizzato 27 assist e 7 gol. Tra i migliori della nazionale saudita di Mancini. Per la difesa, Ghisolfi sta lavorando anche su Danso per il quale sono stati offerti 23 milioni.
Una vecchia conoscenza del ds che da ex dirigente del Lens lo prelevò dall’Augusta per 5,5 milioni. Può trovare posto nella difesa romanista giocando accanto a uno tra Mancini e Ndicka, e in futuro, può essere inserito in una linea a tre come ha fatto nelle ultime tre stagioni. Avrebbe già accettato il trasferimento, ora dovranno trovare la quadra le società perché i francesi chiedono un rilancio a 25 milioni.
Interessa pure Djaló che la Juventus è disposta a cedere in prestito con diritto di riscatto. Ma per adesso è Danso l’obiettivo principale. Vicino pure Assignon. Per l’esterno bisogna aspettare la cessione di Zalewski che non rientrerà in uno scambio con Ngonge. Gli azzurri in realtà vorrebbero Bove per il centrocampo, ma al momento non c’è alcuna offerta. Al suo posto DDR ha chiesto Koné non convocato dal Borussia M’Gladbach contro il Bayer Leverkusen per motivi di mercato.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA