Rassegna stampa
Dybala prenota San Siro: Paulo è pronto, l’ultima parola spetta a Mourinho
AS ROMA NEWS INTER DYBALA – In ritardo sulla tabella di marcia ma ristabilito. “Sto bene”, sono state le prime parole di Dybala, una volta atterrato ieri mattina alle 6,45 all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da New York. Un salto all’hotel Parco dei Principi, dove ora alloggia aspettando una risposta su un paio di proposte avanzate per altrettante ville tra l’Eur e Casal Palocco, e poi si è diretto a Trigoria.
Come riferisce Il Messaggero, nel centro sportivo giallorosso, mentre i compagni si allenavano, ha effettuato una seduta defaticante e poi è tornato in albergo, provando ad allontanare il più possibile il sonno dovuto al fuso orario americano. Appena un consulto con i medici e nessun esame strumentale, è bastata la sua parola. Anche perché negli Usa, ne aveva già svolti due. Uno appena arrivato, l’altro a ridosso del match con l’Honduras.
Sia la Federazione argentina che la Roma non confermano, ma non è da escludere che da Trigoria sia partita una telefonata di Mourinho volta a chiedere una cautela extra. Le parole del ct Scaloni (“Lui voleva giocare, ma abbiamo preferito non rischiarlo, così che ora possa continuare con il suo club e poi si deciderà”) a margine del match, sembrano confermarlo. Quello che è certo è che la Joya contro i centroamericani avrebbe dovuto giocare gli ultimi 25-30 minuti. Il che magari potrebbe indurre qualche riflessione sulla reale autonomia che ha Paulo ad oggi.
Calendario alla mano, l’ultima partita disputata risale ormai al 15 settembre contro l’Helsinki (45 minuti). A livello di allenamenti, negli Usa oltre alle sedute individuali, Dybala ha partecipato alle ultime due della Seleccion, a ritmi abbastanza blandi. Oggi a Trigoria ci sarà la terza, ben più indicativa. L’ultima parola spetterà a Mourinho al quale non sarà però possibile chiedere ulteriori delucidazioni visto che il tecnico, squalificato, non si presenterà in conferenza stampa (né alla vigilia e nemmeno nel post-gara).
Domani a San Siro si apre un ciclo terribile che vedrà la Roma impegnata per 12 volte in 44 giorni (di media una gara ogni 3,5 giorni). Prima l’Inter, poi il Betis all’Olimpico, gare che rischiano di essere già un crocevia importante sia per la rincorsa alla prossima Champions, sia per l’attuale Europa League, soprattutto dopo l’inatteso ko contro il Ludogorets. E anche se José non è tipo da calcoli, una riflessione in tal senso dovrà farla. Anche perché in questo prossimo mese e mezzo diventerà pressoché impossibile allenarsi. E allenarsi, ormai, a questi livelli serve perlopiù per prevenire malanni muscolari.
Tra vigilie, partite, spostamenti, sedute defaticanti il giorno seguente ai match, il tour de force sarà tale che dovranno essere effettuate delle scelte per non rischiare di perdere dei pezzi per strada. L’allenamento odierno sarà quindi foriero di indicazioni utili. Se, come Paulo ha garantito ieri al portoghese, continuerà a non avvertire nessun tipo di problema, vederlo partire dal 1′ a San Siro è possibile. Altrimenti, qualora si dovesse accomodare inizialmente in panchina, pronto a subentrare, spazio ad una squadra più accorta con Matic e Cristante in mediana e l’avanzamento di Pellegrini (anche lui recuperato dopo il problema al flessore avvertito nel post-Atalanta) vicino a Zaniolo, dietro Abraham.
San Siro diventa importante anche per Tammy che tra occasioni mancate, prove incolori e panchine in nazionale, ha perso il sorriso. Chissà che non tocchi proprio a Paulo farglielo tornare. Nei due gol siglati dall’inglese in campionato contro Juventus e Empoli, l’assist è arrivato sempre dalla Joya. Che ora punta San Siro. Poteva essere il suo stadio. In qualche modo potrebbe comunque diventarlo.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA