Paulo Dybala

AS ROMA NEWS DYBALA – La prima da star con la maglia della Roma l’ha già vissuta fuori dal campo. È successo il 26 luglio scorso, con quei diecimila cuori giallorossi assiepati lì, davanti al Colosseo Quadrato, nel quartiere Eur, solo per tributargli un amore che l’ha già colpito e sbalordito nel profondo dell’anima.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, la prima in campo, invece, Dybala la vivrà domenica sera a Salerno, quando alle ore 20.45 inizierà ufficialmente la sua avventura giallorossa. Si parte dallo stadio Arechi, dove Mourinho lo scorso anno passeggiò per 4-0 alla seconda di campionato. Stavolta la sfida arriva ancora prima, con la promessa però dello stesso Dybala di renderla lo stesso di facile lettura. E se per il suo esordio in giallorosso in Portogallo si è dovuto aspettare un po’ (con Paulo che ha saltato le sfide iniziali con Sporting Lisbona e Nizza), per domenica non ci sono dubbi: sarà lui, insieme a Zaniolo, a giostrare alle spalle di Tammy Abraham.

Paulo, infatti, non è solo il gioiello di questa campagna acquisti giallorossa, ma anche il giocatore in grado di dare quell’upgrade di fantasia alla squadra che Mourinho ha perso per strada con l’addio di Henrikh Mkhitaryan. Nello scambio però il portoghese ha finito con il guadagnarci, perché Dybala ha sicuramente più colpi e fantasia del giocatore armeno. E quei colpi li vuole mettere a disposizione di una Roma che davanti cerca soluzione e idee nuove rispetto al passato.

Domenica sera, quando ha visto l’entusiasmo della gente per un’amichevole (contro lo Shakhtar, dove all’Olimpico c’erano oltre 65mila spettatori) è rimasto a bocca aperta, con quella smorfia di sorpresa che è poi diventata virale sui social. Ora Dybala non vede l’ora di festeggiare, magari anche con un gol, per iniziare a ringraziare i tifosi di così tanto affetto. Con lo Shakhtar ci ha anche provato, “ciccando” prima due volte il tiro proprio per l’emozione e vedendosi poi negare il gol da una bella parata di Trubin, il giovane portiere ucraino. Adesso vuole rifarsi a Salerno, dove lo scorso anno con la Juventus ha vinto 2-0, lasciando il segno ma con un pizzico di rammarico. Paulo, infatti, ha aperto le danze bianconere con un bel sinistro dal limite successivo a una combinazione volante con Kulusevksi, ma nel finale ha sbagliato il rigore del 3-0, scivolando sul dischetto e calciando il pallone alle stelle.

Ma come sono andate le altre sue prime volte? In Argentina il 13 agosto 2011 vinse in casa per 2-0 con il suo Instituto contro l’Huracan, mentre in Italia, con il Palermo, l’esordio non fu certo dei migliori. Era il 2 settembre del 2012 e i rosanero persero per 3-0 in casa della Lazio, con Paulo che subentrò dopo un quarto d’ora della ripresa al posto di Kurtic. Meglio, molto meglio, la prima con la Juventus, che andò in scena a Shanghai – in Cina – l’8 agosto 2015. Si giocava la Supercoppa italiana e Dybala lasciò subito il marchio, segnando uno dei due gol con cui la Juventus sconfisse i biancocelesti. Che, evidentemente, sono nel suo destino e lo saranno anche nel giorno del derby. Prima, però, c’è da marchiare a fuoco la prima con la Roma, in programma proprio domenica sera sul Golfo.

Del resto, Mourinho l’ha voluto per aumentare la qualità negli ultimi venti metri, ampliare la gamma delle giocate e dare un tocco d’imprevedibilità ad ogni situazione di gioco della Roma, cosa che riescono a fare solo quei giocatori con un tasso tecnico elevato rispetto a tutti gli altri. E Dybala, ovviamente, è in questo novero qui. Ma lo ha voluto anche perché sa che per alzare l’asticella bisogna mettere dentro gente abituata a vincere, ad alzare trofei. Ed a giocare partite importanti, anche di stampo internazionale. Da questo punto di vista Dybala è una certezza, visto che con la Juventus ha vinto 12 trofei (5 scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane) e ha alle spalle 87 partite internazionali (53 in Champions, 34 con l’Argentina).

A Salerno, tra l’altro, partirà anche la caccia a quota cento, lui che in Serie A finora ha segnato in tutto 98 reti (vittima preferita l’Udinese con dieci centri personali), con una media-gol di 0,36 (le partite giocate sono in tutto 271, tra Palermo e Juventus). Finora quota cento l’hanno superata sei argentini (Batistuta, Crespo, Sivori, Icardi, Balbo e Higuain), Dybala vuole essere il sesto. Magari già da Salerno, per festeggiare a dovere la prima ufficiale con la Roma.



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