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Rassegna stampa

Dzeko, aggancio e rimpianto: “Senza l’Atalanta eravamo in Champions”

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TORINO-ROMA 2-3 DZEKO – «Io non penso, tiro», era il mantra di Rodolfo Volk, fiumano diventato bandiera della Roma con 106 gol segnati. Ecco, ad oltre novant’anni di distanza, segnando un gol al Torino, ad agganciarlo al 4° posto nella storia dei cannonieri giallorossi è un giocatore completamente diverso, pensante, eppure terribilmente efficace.

È vero, Edin Dzeko non è ancora entrato nel cuore del tifo romanista, ma l’impressione è che le sue giocate siano sempre più opera d’arte. A capirlo meglio di tutti, forse, è stata sua moglie Amra, che in settimana gli ha regalato un bellissimo quadro interattivo di un artista parigino, con tutte le immagini più bella della carriera.

Una «summa», naturalmente, perché il centravanti bosniaco di perle ne ha accumulate tante, l’ultima delle quali è stata la rete annullata nel finale, che gli avrebbe consentito il sorpasso a Volk e a accelerato la marcia di avvicinamento ad Amadei (111). È sufficiente, però, a sottolineare come la sua prova – tra rete e rigore procurato – ha blindato il 5° posto della Roma, «salvandola» dal rischio dei preliminari di Europa League. E Pallotta benedice: «Un altro grande risultato. Complimenti a Fonseca a a tutto lo staff per i 19 punti nelle ultime 7 partire».

Con un attaccante così, è comprensibile che ci siano rimpianti. «Peccato per il 4° posto, ma l’Atalanta è andata fortissimo», ha detto un po’ amaro il bosniaco. «Contro il Toro non era facile, abbiamo sofferto molto il caldo. Fisicamente però stiamo bene per la sfida contro il Siviglia. Il quinto posto è nostro, ne siamo felici, adesso la testa è un po’ già sta in Germania. I miei gol? Ne sono felice, ma contano di più quelli che servono alla squadra per vincere. Sono sempre felice quando segno, peccato per il secondo. Certamente stiamo migliorando partita dopo partita».

E a chi gli chiede della possibilità di agganciare Totti fra i bomber: «Magari gioco altri 10 anni e supero tutti» sorride. Il senso della realtà lo mantiene Fonseca. «Il nuovo modulo? Preferisco più l’altro (4-2-3-1), ma la squadra si sente meglio così. Ora abbiamo centrato il 5° posto e adesso possiamo pensare solo alla Europa League. Vorremmo vincerla, ma non è facile. Zaniolo? Con la Juve potrà giocare titolare».

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Da stamattina infatti, quando i giallorossi cominceranno ad allenarsi a Vinovo, ex fortino Juve, la testa di Dzeko & Co. sarà tutta al Siviglia. Gli spagnoli, tra l’altro, sono alle prese col Covid, che ha colpito Gudelj. Oggi si sarà l’esito dei tamponi a cui è stata sottoposta la squadra e naturalmente l’ansia è palpabile. L’ultima buona notizia arriva dal Comune. È possibile, infatti, che la prossima settimana possa andare in giunta per l’approvazione la Convenzione per il nuovo stadio. Un viatico per il via libera di settembre. Peccato solo che Dzeko non potrà giocarvi. A meno di miracoli.

(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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