Da bidone a re del gol. Dzeko fa suo il 1° posto della classifica cannonieri, superando Mertens, ma non si accontenta e pareggia i punti di Aubameyang, 34, nella corsa alla Scarpa d’Oro. L’attuale detentore è un certo Luis Suarez, che come Messi ha 2 punti in meno di Edin. «C’è tempo – giura il bosniaco – per pensarci, mancano tante partite. Il sistema di gioco mi aiuta, senza squadra non c’è Dzeko». Ma è dopo il suo gol che i compagni hanno trovato il coraggio e hanno iniziato a comandare una gara inizialmente bloccata: «Non è facile fare 4-0 contro una squadra così forte. Adesso arriva un’altra gara complicata a Crotone». Ventiquattro reti in 32 partite parlano per lui, o meglio per la sua versione 2.0: «Rispetto all’anno scorso è cambiato tutto: conosco meglio il campionato e ho confidenza con il gioco di Spalletti. Anche la testa è dove deve essere». A Crotone ritroverà i due compagni d’attacco di prima scelta, Perotti e Salah, entrambi in panchina ieri. A sorpresa l’egiziano, sbarcato nella capitale a pranzo e convocato per cena con la Coppa d’Africa ancora di traverso. Dopo la vittoria Totti ha risposto alla sindaca Raggi che l’aveva invitato in Campidoglio: «Sarò felice di incontrarla, magari per brindare al via libera definitivo per lo stadio. L’iter però lo seguono i nostri dirigenti, più qualificati e preparati di me. Spero solo che si faccia presto».
(Il Tempo)
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