Edin Dzeko va a Crotone con un obiettivo: continuare a raccogliere gol per rispondere all’avanzata uruguaiana, Edinson Cavani e Luis Suarez, che nella classifica della Scarpa d’oro hanno messo una marcia alta. Dzeko ora è terzo, il distacco dall’attaccante del Psg è aumentato dopo la doppietta al Bordeaux di venerdì sera, pure Suarez con due gol ha superato l’attaccante di Spalletti. Cavani è a quota 37,5 (ogni rete in Ligue 1 vale 1,5), Suarez a 36, Edin a 34 (in compagnia di Aubameyang, Messi e Alexis Sanchez): serve una doppietta per andare in testa.
Servono i gol di Dzeko alla Roma tutta. Di centravanti ce n’è uno, di capocannonieri a fine stagione la Roma ne ha avuti solo sei: Volk, Guaita, Da Costa, Manfredini, Pruzzo e Totti. Se il settimo re sarà davvero bosniaco, sarebbe un inedito. Perché, direbbe Spalletti, «ora sono tutti sul carro di Dzeko». Ma lo stesso allenatore toscano un anno fa teneva Edin a lungo in panchina, a vantaggio dell’attacco piccolo e veloce.
Dzeko va in gol da tre partite di campionato consecutive, solo una volta in questa stagione ha fatto quattro. Ben 24 i gol stagionali, sono quattro in più delle reti che il Crotone tutto ha segnato in campionato. «Ma non c’è Dzeko senza Roma», ha detto il bosniaco martedì scorso dopo aver steso la Fiorentina. Vero: non c’è calciatore in A che tira più in porta di lui, 62 volte, segno che c’è un lavoro di squadra a supportarlo. «Non c’è Roma senza Dzeko», è altrettanto vero: con 1.970 minuti il bosniaco è il giocatore di movimento più utilizzato da Spalletti.
(Gazzetta dello Sport)
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