ROME, ITALY - MARCH 19: Edin Dzeko of AS Roma scores a goal during the Serie A match between AS Roma and US Sassuolo at Stadio Olimpico on March 19, 2017 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)

Esattamente un anno fa, il 3 aprile 2016, segnava il gol del momentaneo 2-0 alla Lazio, nel derby di ritorno di campionato vinto poi 4-1 dalla Roma. Quella partita Dzeko l’aveva iniziata dalla panchina, perché Spalletti preferiva il terzetto corsa e fantasia formato da Perotti, El Shaarawy e Salah.

Solo l’egiziano ha mantenuto il posto da titolare in squadra, man mano che il bosniaco cresceva e a suon di gol scriveva la storia romanista. Entrato al minuto 60, ci aveva messo appena 5 minuti a trovare il raddoppio, ma allora non gli bastò per scalare le gerarchie: 169 minuti sui 630 disponibili dalla sfida coi biancocelesti in poi. Sembra di raccontare un passato remotissimo, quasi impossibile.

Edin era una riserva di lusso, adesso è un lusso di cui non si può fare a meno. Il secondo più sfruttato dopo Nainggolan in stagione con 3.352 minuti e il secondo dietro Szczesny in campionato (2.456’): un imprescindibile. E ci mancherebbe.

(Il Tempo – E. Menghi)



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