ULTIME NOTIZIE AS ROMA DZEKO – Non è stata una stagione araldica per Edin Dzeko. Lui è il primo a saperlo. Sette gol in campionato – dove non segna dal 3 gennaio, Roma-Sampdoria 1-0 – sono il suo minimo storico in Serie A. Ne aveva fatti 8 alla sua prima stagione in giallorosso (2016-2017). Poi 29, 16, 9 e 16. A Spezia, nell’ultima giornata, alla Roma serve una vittoria per l’aritmetica qualificazione alla Conference League oppure un pareggio se il Sassuolo non batterà la Lazio con più di 4 gol di scarto. Giocherà titolare ancora Edin? Molto probabile, scrive il Corriere della Sera.
Dzeko ha fatto assai meglio in Europa League: 5 gol in 6 apparizioni nella fase a eliminazione diretta: andata e ritorno contro lo Sporting Braga, ritorno contro l’Ajax, andata e ritorno contro il Manchester United. In più c’è stata la prestazione nel derby: ha servito un assist per il gol di Mkhitaryan, ha fatto impazzire Acerbi fino all’espulsione, è stato leader della squadra dall’inizio alla fine. Anzi, anche oltre la fine.
Gianluca Mancini lo ha sollevato da terra durante i festeggiamenti, portandolo in trionfo. È stato il segnale di quanto la squadra ami Dzeko. Un endorsement per il futuro, visto che Edin ha ancora un oneroso anno di contratto a 7,5 milioni netti.
Il gruppo è con lui e, in gran parte, lo è stato anche dopo la rottura con Paulo Fonseca, nella notte dell’eliminazione in Coppa Italia contro lo Spezia, la partita delle sei sostituzioni. Nessuno sa con precisione cosa è successo poi nello spogliatoio, ma è storia scritta che Dzeko è stato poi punito con due tribune e due panchine, più la perdita della fascia di capitano. La punizione che lo ha ferito di più.
Mou sa che è un problema avere un attacco con tre giocatori che nel prossimo campionato avranno 36 anni (Dzeko), 34 (Pedro) e 33 (Mkhitaryan). L’armeno è il più lontano: ha chiesto un triennale ad alte cifre e con Mou non ha avuto un grande feeling allo United. Pedro avrà ancora meno spazio con il ritorno di Zaniolo e potrebbe anche cercare un’altra avventura.
Per Dzeko sarà decisivo un confronto diretto con lo Special One. Il bosniaco può restare, magari spalmando il suo ingaggio in due stagioni. Borja Mayoral può restare un altro anno in prestito, rinviando la decisione definitiva al 2022. Fonseca non li ha praticamente mai schierati insieme, non si sa quale sua l’idea di Mourinho. Che comunque ha chiesto ai Friedkin (ieri al Foro Italico) anche un altro attaccante importante.
Fonseca, intanto, ha voluto ringraziare via social: «Dedichiamo questa vittoria a voi, ai nostri tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro supporto in tutti i momenti della stagione. Semplicemente: grazie di tutto! #asroma #dajeroma #forzaroma». Prima, però, c’è ancora un ultimo piccolo passo da fare contro lo Spezia.
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