Un altro sorriso, da dividere tra la vittoria della squadra e una doppietta (la prima stagionale) che lascia scivolare via un po’ di ansia e di preoccupazione. Come nella passata stagione, Edin Dzeko è ripartito con il piede giusto, siglando il quarto gol in cinque partite (lo scorso anno segnò le stesse reti in 20 partite) e piazzandosi al momento in cima ai marcatori giallorossi in campionato. Di conseguenza, a fine gara si intravede un pizzico di soddisfazione: «Era importante tornare a vincere e sicuramente farlo segnando due gol non è male». Il bosniaco però sa che dietro di lui c’è sempre l’ombra di Luciano Spalletti e quel richiamo fisso ad essere più incisivo nell’area di rigore. Un concetto che il numero 9 conosce ormai a menadito: «A Firenze ho sbagliato qualche occasione che avevamo creato e abbiamo perso, quindi ha ragione il mister quando dice che devo metterci più cattiveria». Impossibile anche non menzionare Francesco Totti, il suo assist man di fiducia: «Cosa devo dire, Checco è fantastico. Mi ha dato una palla incredibile, con lui è più facile perché so già quale movimento fare e dove finirà il pallone».
Poi è il turno di Florenzi, un altro di quelli che ieri sera ha dato seguito alle buone impressioni registrate a Firenze: «Oggi era importante partire bene con la abbia giusta dopo la delusione di Firenze e credo che per questo la partita non abbia mai avuto storia». La differenza sostanziale di qualità con l’avversario non deve però trarre in inganno, soprattutto in vista della difficile trasferta con il Torino. Per questo il terzino giallorosso blocca preventivamente un possibile eccesso di tranquillità ed entusiasmo: «La classifica comincia a muoversi e noi sappiamo di essere una squadra di livello, ma dobbiamo sempre dimostrarlo quando ci sono 3 punti in palio. Continuiamo così senza perderci di nuovo». Stesso messaggio lanciato anche da Paredes: «Sicuramente c’è bisogno di lavorare tanto, non può contare soltanto questa vittoria. Penso che piano piano stiamo recuperando le nostre certezze. Da questo momento la testa è soltanto al Torino».
(Il Tempo – A. Serafini)
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