Istantanee da Crotone: Luciano Spalletti che quando la partita non ha più nulla da raccontare si volta, per due minuti pieni, verso la tribuna centrale dello Scida, per fissare un tifoso che lo stava insultando. «Io non disturbo e non rompo le scatole a nessuno – ha raccontato l’allenatore –. Mi sono messo a disposizione, se mi devi insultare, insultami. Ho cercato di agevolare le sue voglie». L’altra scena memorabile arriva da Dzeko, che avvicina Cavani nella classifica della Scarpa d’oro, ma fallisce il sorpasso per colpa del secondo rigore consecutivo sbagliato: «il prossimo lo lascerò tirare ad altri». E Spalletti: «Il fatto che Edin l’abbia tirato è un sintomo di personalità, ma se ne sbagli due di fila rischi di essere condizionato. Non è un problema, ne abbiamo altri che possono tirare dal dischetto».
Il resto è un centravanti che comunque brinda al 18: «Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto, in A non è mai facile – ancora Dzeko –. Della Juve non m’interessa, abbiamo fatto il nostro e questo è l’importante». E Spalletti s’è finalmente concesso una faccia rilassata: «Ci siamo messi in difficoltà da soli dopo il rigore fallito, ma poi abbiamo controllato la gara. La squadra ora è matura, per mentalità e caparbietà».
(Gazzetta dello Sport)
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