Edin Dzeko

NOTIZIE AS ROMA DZEKO – Tra la maschera di Fonseca e quella di Dzeko, in fondo, ci sono in comune due lettere, un’allitterazione e un bagaglio pieno di speranza. Quella di sorprendere. Quando, nel dicembre 2017, l’allenatore portoghese promise di vestirsi da Zorro se il suo Shakhtar avesse battuto il Manchester City di Guardiola, aveva nel cuore il carburante dell’ottimismo e tutta la forza possibile del corpo.

Gli riuscì, e così, mantenendo la parola si presentò in conferenza abbigliato come l’alter ego di Don Diego de la Vega. Non sorprendetevi, però, se il compito che si è proposto l’attaccante bosniaco sia ancora più titanico rispetto a quello di Fonseca.

Ieri, per la prima volta dopo la doppia frattura allo zigomo occorsagli durante l’ultima (polemica) partita di campionato contro il Cagliari, Dzeko si è allenato in gruppo, utilizzando una mascherina protettiva in fibra di carbonio. Più che a Zorro, a dire il vero, assomigliava a Belfagor, indimenticato personaggio – il «fantasma del Louvre – divenuto celebre in Italia negli Anni Sessanta grazie ad un fortunato sceneggiato televisivo. Ma il centravanti non ha badato al «look», bensì alla sostanza.

Al netto del fatto che il mix tra mascherina e sudore ha dato abbastanza fastidio a Dzeko – che peraltro ha fatto solo la parte tattica in campo, cioè senza subire contrasti – il problema vero è un altro. Gli stessi medici che lo hanno operato, da giorni raccomandano prudenza, perché un colpo fortuito allo zigomo potrebbe mettere a rischio l’intervento, che ha piazzato una vite proprio sotto l’occhio destro del bosniaco.

Per questo motivo, le chance che il centravanti possa giocare domenica contro la Sampdoria sono davvero poche, anche se il bosniaco proverà a fare di tutto per esserci almeno nella lista delle convocazioni. Un modo per stare vicino alla squadra, proprio come ha fatto in questa sosta, quando – da capitano non giocatore – è volato in Bosnia per non lasciare soli i propri compagni.

La Roma, però, valuta tutte le alternative. Tra queste c’è anche il fatto di un possibile rinvio della partita contro la Sampdoria, che consentirebbe a Dzeko di esserci nell’eventuale recupero, con tutta probabilità a gennaio.

Dal club doriano filtra ottimismo sul terreno di gioco, visto che la rizollatura estiva ha migliorato di parecchio il fondo di Marassi. Certo, domenica su Genova ci sarà un a perturbazione non banale – monitorata ogni giorno da tutti gli organismi preposti – che oscilla dal giallo all’arancione, ma l’unico motivo per cui il Prefetto potrebbe decidere la sospensione è legato solo al torrente Bisagno, adiacente allo stadio, se mai la sua piena potesse mettere in pericolo l’afflusso dei tifosi.

Perciò, al netto dell’aiuto del meteo, la Roma pensa a cose di più stretta competenza, come il far ritrovare la migliore condizione a Kalinic, destinato a sostituire Dzeko, e a pianificare il rientro certo del bosniaco. Giovedì i giallorossi affronteranno in casa il Borussia Moenchengladbach e domenica, sempre all’Olimpico, il Milan.

Se sfidare i tedeschi rappresentano una speranza, esserci contro i rossoneri pare quasi una certezza. Perché tutti i numeri che potete vedere qui a fianco, in fondo, una cosa certificano di sicuro: il peso specifico che ha Dzeko nella Roma. Per questo anche un ballo in maschera sarebbe gradito.

(Gazzetta dello Sport)



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