Una tappa in meno sul percorso, un altro timbro da ricordare. Il trentaquattresimo per Edin Dzeko. E i 24 centri in campionato (capocannoniere con Belotti) si sommano da ieri alla quota dei 10 assist serviti in stagione. Dati in contrasto con le delusioni registrate dalla squadra nell’ultimo periodo, falcidiato dalla doppia eliminazione tra Coppa Italia ed Europa League.
Con la solita lucidità, Dzeko pone l’attenzione su alcuni dettagli in grado di fare la differenza: «È difficile da dire, ma il calendario è stato troppo pesante a cavallo delle sfide fondamentali contro Lazio e Lione. Non è semplice affrontare tre partite complicate in 6 giorni, anche per il Paese sarebbe stato meglio se una squadra italiana fosse riuscita a passare il turno in Europa. La Federazione (sarebbe meglio dire la Lega, ndc) non ci ha aiutato». Senza togliere nulla però alla responsabilità collettiva: «Noi abbiamo sbagliato, come a Lione. E le grandi squadre non fanno cosi». Ora l’obiettivo deve essere chiaro: «È importante finire almeno secondi, ma c’è lo scontro diretto con la Juve, tutto è possibile, dobbiamo crederci».
Soddisfatto anche il «comandante» Fazio: «Non era semplice giocare con questo caldo, vinta una partita difficile». La ripresa è fissata per oggi a Trigoria. Escluso Florenzi, con l’Atalanta Spalletti avrà a disposizione il gruppo al completo, compresi Emerson e Manolas, uscito a scopo precauzionale per una leggera contusione.
(Il Tempo – A. Serafini)
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