Lui ha assicurato che il prossimo lo lascerà tirare a un compagno. Che si tratti di Perotti, Totti, De Rossi o Strootman, in fondo, a chiunque tocchi, per Edin Dzeko non cambia molto. Il suo secondo errore stagionale dal dischetto, pur non pesando sul risultato della gara col Crotone, potrebbe in ogni caso costargli caro in ottica Scarpa d’oro. La stagione è ancora abbastanza lunga e la proiezione finale fa, ugualmente, essere ottimisti. Se la Roma arrivasse in fondo sia in Europa League sia in Coppa Italia, il bosniaco potrebbe addirittura chiudere l’annata con 45 reti all’attivo; adesso è già a quota 25. Una cifra monstre. Il che, non soltanto gli consentirebbe di diventare il giocatore giallorosso più prolifico nella storia di un’annata, scalzando il Totti del 2006/07 che si fermò a 32, ma andrebbe a frantumare il record personale di segnature. Trentasei messe a segno nel 2008/09 quando vestiva la maglia del Wolfsburg e faceva letteralmente impazzire i tifosi dei Lupi.

Lo score dagli 11 metri del Cigno di Sarajevo, numeri alla mano, come dimostrato, purtroppo non è all’altezza del suo enorme bagaglio tecnico. Anche se, a onor del vero, gli annali ci raccontano che saltuariamente è stato rigorista. A oggi, in totale, sono 7 i penalty falliti (a fronte dei 9 realizzati) da quando la carriera ha avuto la prima vera impennata e si è trasferito dalla Repubblica Ceca in Bundesliga. La Roma è la società con cui ha segnato più dal dischetto (Lazio, Bologna e Sassuolo) ma pure quella più penalizzata dai suoi errori: contro il Barcellona in Champions, con lo Spezia dopo i tempi supplementari in coppa Italia, con l’Udinese e, come detto, contro il Crotone in campionato. Gli altri, invece, sono suddivisi fra Germania (due), Inghilterra col Manchester City (uno) parato, pensate un po’, da Szczesny, e un altro con la nazionale bosniaca durante una sfida di qualificazione ai Mondiali 2010 contro l’Armenia.

(Leggo – F. Bruni)



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