Anche guardando quanto accade in classifica, davanti e dietro, la Roma spinge forte sull’acceleratore. E, continuando a fare sul serio in casa come in trasferta e in serie A come nelle coppe, supera all’Olimpico anche il Cagliari: 1 a 0, con la firma di Dzeko. Il 4° successo consecutivo (il 5° sommando anche quello di giovedì in Coppa Italia) certifica l’alto rendimento dei giallorossi che restano vicini alla Juve (ancora con 1 punto di vantaggio, ma con il match di Crotone da recuperare l’8 febbraio) e tengono a distanza il Napoli (sotto sempre di 3 punti).

EN PLEIN CAPITOLINO All’Olimpico, soprattutto in campionato, la Roma non perdona, imitando proprio i campioni d’Italia: 33 punti conquistati su 33 disponibili da agosto a oggi. Diventano 13 le vittorie casalinghe di fila, comprese le 3 dell’ultimo torneo. Anzi, per la verità, sono 14, contando anche il derby che da calendario è stato giocato in trasferta: così, invece che eguagliato, sarebbe battuto il record di 87 anni fa a Campo Testaccio. Il Cagliari, 4 punti nelle 11 gare esterne (solo il Crotone ha raccolto meno in trasferta) e con la peggior difesa del torneo (45 gol subiti), non riesce dunque a spezzare l’incantesimo. Quella della Roma, invece, tiene: solo 2 gol incassati nelle ultime 9 gare e 6° successo, senza prender gol (4° consecutivo), con Peres al posto di Salah e 3° di fila in campionato con il punteggio minimo.

MODIFICA INIZIALE Dalla Coppa Italia al campionato il turnover, con 5 novità nella formazione di partenza, è ampio e coinvolge ogni reparto. Dentro i titolari Szczesny, Manolas, Emerson, Strootman e Perotti, cioè chi ormai recita a memoria lo spartito. Il sistema di gioco è, come al solito, camaleontico. Nei primi 15 minuti, il 3-4-2-1: in difesa Manolas si sistema sul centro sinistra, con Fazio in mezzo e Ruediger alla sua sinistra, ma quando è necessario si abbassano, gli esterni Peres ed Emerson nella linea a 5. L’equilibrio iniziale, in cui scarseggiano le chances, va attribuito all’atteggiamento del Cagliari. Rastelli punta sulla prudenza con il 4-1-4-1 e con l’ex Tachtsidis a schermare la difesa, ma chiede pure la duttilità, con Farias che va ad accompagnare il centravanti Borriello nel 4-4-1-1. Così Spalletti rivede subito l’assetto e passa al 4-2-3-1, con Ruediger riportato a destra da terzino per spingere sulla fascia. La mossa rende la Roma propositiva. De Rossi, sempre al centro del gioco, lancia Dzeko che, davanti a Rafael, conclude fiacco e centrale. E’ l’occasione più nitida della prima parte. Spalletti, dopo l’intervallo, riparte dal via e torna al 3-4-2-1 con Ruediger di nuovo sul centro sinistra. Sarà proprio lui, dopo il salvataggio di Manolas su Farias, a offrire la palla del vantaggio a Dzeko che realizza, dopo il corpo a corpo con Murru, ed esulta sotto la Sud per il 14° gol in campionato e il 20° stagionale. Il Cagliari non si smentisce: solo 1 volta, in 21 partite, non ha subito reti, il 18 settembre contro l’Atalanta. Rastelli prova a rientrare in partita con Joao Pedro (espulso nel recupero dopo il fallaccio su Strootman) per Dessena e Sau per Farias. Peres si pappa il gol per chiudere il match. Nel finale El Shaarawy per Perotti, Faragò per Pisacane e subito dopo Paredes per Nainggolan. Prima della seconda sostituzione di Spalletti, su cross dal fondo di Emerson, Dzeko gira di testa e colpisce la traversa. La legge dell’Olimpico, comunque, resta uguale (o quasi) per tutte le avversarie: 14 successi in 16 gare stagionali.

(Il Messaggero – U. Trani)



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