La Roma fa tredici. E risponde subito agli appelli di Napoli e Juve rimettendosi in scia dei bianconeri a -1 con una vittoria striminzita sul Cagliari che allunga a 4 le partite nel 2017 senza subire nemmeno un gol, ben sei nelle ultime otto.
Tredici, dicevamo, come le vittorie di fila in casa della squadra di Spalletti (da Roma-Torino 3-2 del 20 aprile scorso con doppietta di Totti a ieri) che eguaglia così il record della Roma di Campo Testaccio del 1930. Si tratta pure del terzo 1-0 di fila in campionato, forse il più sofferto contro un Cagliari che ha messo in difficoltà una Roma apparsa stanca soprattutto a inizio ripresa anche se alla fine della fiera non si contano parate di Szczesny, in un Olimpico ancora troppo vuoto (poco più di 20 mila spettatori). Poi è arrivato il gol di prepotenza di Dzeko, il 20° stagionale del bosniaco su assist al bacio di Rüdiger che ha cancellato i timori di Peres e regalato alla Roma la 15ma vittoria in campionato. Nel finale il bosniaco ha colpito anche una traversa.
Spalletti si aspettava di più dalla sua Roma ma si gode il successo: «Vittoria meritata perché non abbiamo concesso nulla ma dobbiamo fare di più sulla qualità di gioco. Siamo stati troppo lunghi e larghi e non abbiamo trovato nel primo tempo le misure per far male a un Cagliari in forma. Per fortuna non siamo andati in confusione e abbiamo aspettato il momento giusto. Per lo scudetto dobbiamo restare sul pezzo, per me non siamo solo 3 in corsa ma almeno 7 squadre. Dzeko? Sembra sempre più convinto delle sue qualità, lui a volte cerca il bello e si perde in cattiveria. Sul gol il fallo è più di Murru che suo. Defrel? Vediamo, ma possiamo star bene pure così visto che la coppa d’Africa tra un po’ finisce e visto che sta tornando Florenzi. Credo che venderemo Seck».
Dzeko, oltre che con i gol, risponde così alle critiche: «Io molle? Lo avete visto Scherzi a parte, era difficile, abbiamo avuto qualche occasione, io ne ho sbagliata una ma nella ripresa ho fatto il mio e sono stato cattivo. Dobbiamo andare avanti così tutti insieme anche se non sempre potremo vincere 1-0. Per lo scudetto pensiamo solo a noi stessi, poi si vedrà. Paura dopo gli errori di Udine? Non ho avuto paura, la paura non c’è mai». Nel finale spavento per Strootman preso a calci da Joao Pedro (espulso) e Manolas (problema muscolare da valutare oggi).
(Leggo – F. Balzani)
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