Edin Dzeko

(Il Messaggero – U. Trani) La fumata bianca c’è, pure se ancora non si vede: Dzeko va a Londra da Conte proprio come Emerson. Trovato l’accordo tra il Chelsea e la Roma: 50 milioni (30 per l’attaccante e 20 per il difensore) più 10 di bonus. E se Pallotta ringrazia Monchi per i 38 milioni di plusvalenze, Di Francesco si ritrova a metà stagione senza il centravanti titolare e il terzino sinistro di scorta. A Marassi, domani sera contro la Sampdoria, ripartirà da Schick. Ma presto la rosa giallorossa accoglierà il sostituto del bosniaco. Non nel ruolo. L’obiettivo è l’esterno offensivo che il tecnico chiede dall’estate scorsa. La lista è lunga. Di possibili rinforzi e inquietanti interrogativi.

LUNGA ATTESA – Edin, intanto, si è comportato da romanista fino in fondo, presentandosi in pubblico ancora con la tuta del club giallorosso, seguendo i compagni a Settimo Milanese per l’allenamento di giornata, sedendosi a tavola con i compagni, nell’hotel di Cornaredo, a colazione, pranzo e cena. E’ presente fisicamente in ritiro, ma è come se fosse già a Londra. Dove si è spostato il suo procuratore Irfan Redzepagic per trattare con i dirigenti del Chelsea. Il centravanti, raggiunto in albergo dall’intermediario Martina e dalla sorella, si era inizialmente irrigidito sulla durata del contratto. Avrebbe voluto un prolungamento biennale per arrivare al 2022 con i Blues (il rapporto con la società di Pallotta scade il 30 giugno del 2020). Abramovich, facendo uno strappo alla sua regola (chi ha più di 30 anni, viene vincolato solo per 1 stagione, con l’opzione per la successiva), lo ha parzialmente accontentato: 1 anno in più e quindi 2021. In Inghilterra fanno sapere che guadagnerà più di 7 milioni a stagione. Lo stipendio, però, sarà al massimo di 6 milioni (ora ne riceve 4,5).

NIENTE GENOVA – Dzeko, insomma, sta aspettando l’ufficialità del trasferimento con quelli che tra qualche ora saranno i suoi ex compagni. Di Francesco, invece, ha già capito che non ci potrà contare nel recupero di domani sera a Marassi contro la Sampdoria. Domenica scorsa, contro l’Inter a San Siro, ha dunque giocato la sua ultima partita con la maglia giallorossa, indossata 117 volte. Lascia in dote agli eredi 61 gol (46 in 88 match di serie A) realizzati in 2 stagioni e mezza. Soprattutto a Schick, 1 rete inutile in Coppa Italia e ancora mai utilizzato in Champions, e a Defrel, a digiuno in campionato e nelle coppe come Under che però è giocatore di fascia (12 presenze). Gli attaccanti scelti da Monchi nell’estate scorsa (investimento totale da 80 milioni), per sostituire Salah (già 24 reti con il Liverpool) e arricchire il reparto, hanno fin qui fatto cilecca: 1 gol da dividere in tre. Sono loro, per ora, il dopo Edin. Schick (7 presenze) dovrebbe diventare il titolare, anche se Defrel (9), appena recuperato e quindi non ancora pronto per partire dall’inizio a Genova, potrebbe alla fine vincere il ballottaggio.

IDENTIKIT SCONTATO – Di Francesco, come spiegò anche pubblicamente 2 mesi fa, vorrebbe un esterno mancino da mettere a destra. Il profilo del sostituto di Dzeko, insomma, sembra tracciato. Il tentativo più significativo di Monchi nelle ultime ore è stato il contatto con il Bologna per Verdi (costo 20 milioni). Che, dopo il no al Napoli, resta sempre contrario a muoversi a gennaio. Il ds non snobba certo Berardi e Politano: il Sassuolo, però, non intende cedere giocatori in questa finestra di mercato. La suggestione: Oyarzabal della Real Sociedad (30 milioni). Che si somma a Ziyech e a Dolberg, tornato d’attualità, entrambi dell’Ajax. In ballo pure le seconde scelte: Batshuayi del Chelsea (è però centravanti), Sturridge del Liverpool (più infortuni che gol nelle ultime stagioni) e Deulofeu del Barça (prototipo del solista).



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨