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Dzeko, quattro reti in cinque partite al Dall’Ara: il gol è una tradizione

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA DZEKO – Vedi il Dall’Ara e poi segni. A Dzeko capita spesso. In carriera, 4 volte su 5. Da quando è alla Roma, soltanto in un’occasione (nel 2018-19, successo giallorosso per 2-1) Edin sotto la Torre è rimasto a secco. Altrimenti quello rossoblù è un campo nel quale si trova particolarmente a suo agio: in rete nel 2-2 nella stagione d’esordio in serie A, bis nelle due successive (vittoria per 3-0 e 1-1), per poi riprendere il feeling – dopo 90 minuti di pausa – lo scorso anno con il gol-vittoria al 94′ di testa su assist di Pellegrini.

Il bosniaco vuole continuare con la tradizione anche perché mai come stavolta ha bisogno di segnare. Vuole infatti mettersi alle spalle questa partenza anomala, dovuta alle vicende di mercato e poi al Covid che lo ha prima fermato per 17 giorni e poi rallentato nel rientro.

Non che non abbia segnato (doppietta al Benevento e di testa al Milan, rete servita su un piatto d’argento dal clamoroso errore di Tatarusanu più il sigillo del 3-1 allo Young Boys) ma da quando è in Italia soltanto nel suo primo anno era partito così in sordina. All’epoca furono appena tre i gol (Juventus più Leverkusen e Barcellona in Champions), paradossalmente più pesanti degli attuali. Soprattutto quello ai bianconeri, il primo (di una lunga serie) in maglia giallorossa, che regalò il successo per 2-1 e la prima corsa sotto la Curva Sud. 

Nell’ottica di Fonseca, può essere anche positivo. Perché se la Roma senza il miglior Edin è a -2 dalla Champions, figuriamoci quando il centravanti inizierà a segnare con regolarità. Mihajlovic, che lo conosce bene, ieri si è augurato che non sia in forma: «Se facciamo come con Lukaku, uno come lui non si ferma. Dzeko fa reparto da solo, magari a causa del Covid non è ancora al top». Una speranza, quella del tecnico serbo, che Fonseca ha però rimandato, almeno a parole, al mittente: «Edin sta meglio». Che non equivale a dire «sta bene» ma almeno un po’ si avvicina.

La palla passa al campo. Negli auguri inviati tramite video dalla Roma, l’ex City ha fotografo il momento: «Anno difficile, è stata dura senza i tifosi». Anno che però può finire meglio di come è iniziato. La Roma fino a Natale ha un calendario non impossibile: Bologna, Torino, Atalanta e Cagliari. Tradotto: la possibilità di chiudere molto vicino alla vetta esiste. Per farlo, però, c’è bisogno del miglior Edin. Chi gli sta vicino, lo dipinge con grande voglia di rivalsa. Non deve esser stato facile infatti per un campione del suo calibro esser rimasto a guardare.

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A turno, sinora, si sono presi la copertina Mkhitaryan, Pedro, il reparto difensivo, addirittura qualche giovane della Primavera che si è messo in evidenza in Europa League. Di Dzeko, invece, pochissime tracce. Se però la Roma ambisce – come dichiarato da Fonseca – ad arrivare almeno quarta, il bosniaco è fondamentale. A partire da oggi. 

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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