(Corriere della Sera – G. Piacentini) C’è anche Edin Dzeko tra i giocatori convocati da Eusebio Di Francesco per la gara dell’Olimpico contro il Torino (ore 17.30; in Tv su Raidue), che vale per il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia. La presenza dell’attaccante bosniaco è stata in dubbio fino alla fine, a causa di una leggera sindrome influenzale: ieri si è allenato con il gruppo e per questo è stato convocato, ma probabilmente partirà dalla panchina. Innanzitutto perché l’ex del Manchester City è il calciatore di movimento più presente in stagione – il secondo è Kolarov, che non è stato convocato e lascerà il posto a Emerson Palmieri, mentre in porta farà il suo esordio Skorupski -, poi per consentire a Schick di accumulare altri minuti nelle gambe, nel ruolo che probabilmente più gli si addice, cioè quello di prima punta. «Edin non è stato bene – le parole del tecnico -: lo valuterò, ma l’idea è che davanti possa giocare Schick. Per le mie esigenze, Patrik deve migliorare la condizione fisica e l’aspetto tattico: ci vuole un periodo di assimilazione, non bisogna essere frettolosi. Dobbiamo attaccare meglio la porta, essendo più cinici: aspetto risposte migliori, ma non mi piace parlare di coppia perché davanti giochiamo con tre attaccanti. Il Torino? Sarebbe importante passare il turno per preparare al meglio la partita con la Juventus: vincere aiuta a vincere».
Chi di attaccanti se ne intende è Ciccio Graziani, che ieri mattina, con la Nazionale campione del mondo nel 1982, ha ricevuto il Collare d’oro. L’ex giallorosso ha parlato delle punte romaniste e della corsa scudetto, che passa per la gara di sabato sera contro la Juventus: «La Roma ha sistemato la fase difensiva, le squadre che prendono pochi gol possono arrivare a vincere alla fine, davanti però bisogna fare qualcosa di più». Il riferimento è a Dzeko e Schick: «Dzeko deve diventare più cattivo calcisticamente, a volte lo vedo troppo statico. È alto 1.90, dovrebbe fare dieci gol di testa in ogni campionato, lo vedo troppo spesso dietro all’uomo. Con quella potenza che ha potrebbe fare molto di più. Se può giocare insieme a Schick? Il ceco è sia alternativo a Dzeko sia complementare, anche se in questo momento, per giocare insieme, devono affinare l’intesa perché contro il Cagliari non è andata benissimo». La Roma, però, può lottare fino in fondo per lo scudetto: «Non mi aspettavo una partenza simile da parte della squadra. Di Francesco mi ha sorpreso positivamente: è stato bravissimo ad essere credibile agli occhi dei calciatori. Quando si viene da squadre più piccole, la cosa più importante è avere appeal sulla squadra e lui ci è riuscito subito. Se la Roma dovesse vincere il recupero con la Sampdoria sarebbe ad un punto dal Napoli, è sicuramente una candidata per lo scudetto». Prima, però, deve superare il test Juventus in trasferta: «Sarà un esame di laurea tra due squadre tecnicamente molto forti. I bianconeri possono sfruttare l’atmosfera dello Stadium. Sarà un bel confronto e i giallorossi devono farsi trovare pronti: sarà una bella partita».
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