Edin Dzeko

CALCIOMERCATO AS ROMA DZEKO – Oggi si vedranno, inevitabilmente. A metà pomeriggio, quando tutti i giocatori della Roma si recheranno a Trigoria per i tamponi di rito. E in quell’occasione – rispettando tutte le misure di sicurezza del caso – José Mourinho avrà anche la possibilità di interfacciarsi per la prima volta di persona (da quando è diventato allenatore della Roma) con Edin Dzeko, scrive La Gazzetta dello Sport.

Si parleranno e si diranno quello che si vogliono e si devono dire, in un rapporto che già di base è di per sé ottimo tra i due. Ma al di là di questo, ciò che conta davvero è capire se Dzeko sarà ancora il centravanti della Roma o meno. Le possibilità attuali sono in crescita, anche perché in un mercato complicato come quello attuale andare a trovare un attaccante più forte di Dzeko a prezzi contenuti è francamente difficile.

La situazione, del resto, è arcinota. Dzeko ha un altro anno di contratto a 7,5 milioni di euro, ingaggio di cui il club – potendo – farebbe volentieri a meno. Soluzioni alternative però – almeno allo stato attuale – ce ne sono poche. Ed allora è probabile che si vada avanti ancora insieme, considerando la stima che Mou ha del centravanti bosniaco e il fatto che, passata la tempesta-Fonseca, Dzeko potrebbe trovare stimoli e motivazioni che la scorsa stagione sembravano invece sonnecchianti.

Insomma, Edin potrebbe essere ancora importante, almeno per un altro anno. Il Fenerbahçe gli ha promesso in caso di aspettarlo fino al termine del mercato, avendogli offerto un triennale che gli garantisce quei 7,5 milioni di euro attuali (il primo anno fissi, gli altri due con una base da integrare a secondo delle presenze). Ma Edin prima di pensare alla Turchia ha tutti altri pensieri. Ad iniziare dalla voglia e il desiderio di cercare di vincere qualcosa con la Roma. E con Mou sa che le possibilità sono molto più alte rispetto al passato.

Nel frattempo Tiago Pinto sta lavorando per risolvere il problema del vice-Spinazzola. Un problema però di non facile soluzione. Gosens piace molto, ma costa anche tantissimo (40 milioni). Al Chelsea ci sono due giocatori su cui si sta ragionando, ma Marcos Alonso guadagna 6 milioni di euro l’anno (con il Decreto Crescita diventerebbero 7,8 lordi, 4 reali), mentre Palmieri (che ne guadagna tre) ha già un discorso avviato con il Napoli. «Emerson è un buon giocatore, ha esperienza», ha detto ieri Mou, parlando di Nazionale. Ma il Chelsea vuole 20 milioni, non poco.

Detto che ieri ha iniziato a girare anche la suggestione-Marcelo e che in Spagna hanno avvicinato il nome del danese Maehle ai giallorossi (ma con l’Europeo che sta facendo, sarebbe il momento sbagliato per andarlo a prendere…), la soluzione potrebbe arrivare dal campionato italiano. Tre i nomi in ballo: Dimarco, Biraghi e Dijks. Il primo sembra più avanti, la Roma lo aveva già seguito, anche se l’Inter lo vuole tenere anche per una questione di liste. Biraghi è un’idea fattibile, mentre il bolognese sarebbe in realtà un ripiego, nel caso non si riuscissero a concretizzare le altre piste.

Pinto, però, intanto può esultare per le prime operazioni in uscita. Da ieri, infatti, è ufficiale la cessione di Under al Marsiglia: prestito per 500 mila euro che diventa obbligo di riscatto (a 8,4 milioni di euro) dopo poche presenze, con la Roma che manterrà il diritto al 20% sulla futura rivendita del giocatore. Ed oggi potrebbe essere ufficiale anche il passaggio ai francesi di Pau Lopez. La formula sarà più o meno la stessa: prestito a 500 mila euro, ma stavolta diritto di riscatto fissato intorno ai 13 milioni. Adesso Pinto si concentrerà sul resto: da Nzonzi (che ha detto no a un triennale del Benfica) fino a Pastore.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨