Rassegna stampa
Dzeko segna e si ferma. La Roma no: è agli ottavi
ULTIME NOTIZIE AS ROMA BRAGA DZEKO – Strana la vita. Si intravedeva già una curiosa coincidenza nel fatto che, a una manciata di giorni dalla sfida col Milan, il ragazzo che sognava di emulare lo Shevchenko rossonero avesse ritrovato la sua centralità nella Roma dopo giorni di polemiche infinite, scrive la Gazzetta dello Sport.
Proprio come all’andata, infatti, era stato Edin Dzeko a spianare la strada della qualificazione agli ottavi ai giallorossi, segnando il primo dei tre gol che consentono alla squadra di Fonseca di battere il Braga 3-1, santificato poi dagli altri gol di Carles Perez e Mayoral, intervallate dall’autorete di Cristante, coi giallorossi che si permettono il lusso di colpire due pali e sbagliare un penalty.
Poi però, a metà della ripresa, per il bosniaco arriva la beffa: un infortunio all’adduttore sinistro che con tutta probabilità lo toglierà dalla sfida di domenica. Un peccato, se si pensa che Dzeko, con 29 gol centri, è diventato il giallorosso con più gol segnati nelle competizioni europee (escluse le gare di qualificazione). In ogni caso, Roma agli ottavi, pur con un retrogusto amaro.
Dopo la sconfitta casalinga (0-2), comunque, logico che il Braga ci creda poco. Non è un caso che Carvalhal confermi appena 5 titolari rispetto all’andata. Se vogliamo, è ancor più sperimentale la squadra di casa, visto che Fonseca – in piena emergenza in difesa – conferma la difesa a tre con Cristante centrale, facendolo affiancare a destra da Karsdorp, visto che il deputato Spinazzola è un po’ acciaccato. Così si registra una specie di effetto domino, con Veretout che si trasforma in esterno destro, Bruno Peres si conferma sull’adattata fascia sinistra e a dirigere le operazioni Fonseca sceglie due play, Villar e Diawara, bravi sia a palleggiare che a verticalizzare.
Morale: nel timido tentativo dei portoghesi di alzare il baricentro per cercare l’impresa, gli spazi che si creano sono ghiotti per gli scattisti giallorossi Pedro ed El Shaarawy (alla prima da titolare dopo il suo ritorno), gestiti dagli “accorciamenti” di Dzeko verso la palla.
Così al 22’ la Roma è già in vantaggio: il Faraone si libera e conclude con un destro che finisce sul palo, ma sulla ribattuta Dzeko, più veloce di Rolando (ex Inter e Napoli), assesta il colpo che indirizza la partita. A dire il vero, il Braga è meno lezioso rispetto all’andata, ma non è un caso però che, sempre sfruttando le praterie che si creano, l’occasione migliore ce l’abbia ancora la Roma quando al 40’, su assist di El Shaarawy, Pedro centra la traversa.
Nella ripresa le squadre si allungano e le sostituzioni contribuiscono a togliere punti di riferimento. Ancora una volta, negli spazi, sono i giallorossi a muoversi meglio, tanto da permettersi il lusso di sbagliare un rigore con Pellegrini al 27’. A conquistarselo era stato il subentrato Carles Perez, atterrato da Novais, ma il baby spagnolo al 29’ si mette in proprio, segnando il raddoppio su assist dello stesso Pellegrini, e ritrovando quella rete che gli mancava da ottobre.
Ma a fare gol per il Braga ci deve pensare Cristante, autore di una sfortunata autorete. Sembrerebbe il timbro finale sulla partita, ma in pieno recupero una straordinaria azione in ripartenza orchestrata da Perez, Spinazzola e Mayoral santifica il tris dei giallorossi. Come dire, il centravanti spagnolo non vuole far rimpiangere Dzeko. E se per domenica Fonseca non avrà più problemi di scelta, ad essere avvisato è il Milan. Forse Borja Mayoral non sognerà Sheva, ma sa fare gol lo stesso.
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