In queste ultime settimane Edin Dzeko è così «perforante» da far ritornare d’attualità le voci dell’estate scorsa riguardo un interessamento di club cinesi per il centravanti bosniaco. Il Tianjin Quanjian, squadra che ha vinto la serie B cinese con Fabio Cannavaro alla guida, avrebbe offerto 30 milioni di euro alla Roma per acquistare il cartellino dell’attaccante bosniaco già a gennaio. Al calciatore inoltre sarebbe stato proposto un contratto da 15 milioni di euro all’anno. Vero o falso che sia – il club giallorosso smentisce con decisione – dall’altra parte del mondo faranno bene a mettersi il cuore in pace, perché se la Roma ha chance di vincere qualcosa quest’anno, è proprio grazie a Dzeko, che in questo scorcio di stagione giallorossa ha segnato già più gol (12) di tutta la scorsa annata (10).

C’è un altro calciatore in casa Roma che, pur lievitando nelle prestazioni, corre il rischio di tornare a essere un dodicesimo uomo. Parliamo di Stephan El Shaarawy, che ha vissuto un inizio di stagione in sordina ma che, soprattutto quando Perotti è stato fuori, ha dimostrato di essere pienamente nel progetto Roma. Il problema (per lui) è che col ritorno dell’argentino e il rientro domani di Salah, il rischio di tornare in panchina contro il Bologna si fa sempre più forte. La buona vena del Faraone, però, potrebbe essergli utile per ritrovare la Nazionale. Non sono stati invece convocati per le rispettive selezioni Nainggolan, Strootman e Rüdiger. Ottime notizie, visto i problemi – di natura diversa – che negli ultimi periodi avevano coinvolto tutti e tre i giallorossi.

(Gazzetta dello Sport)



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