NOTIZIE AS ROMA DZEKO – La notte di martedì si è illuminata con le 2 reti di Zaniolo. Quella doppietta, però, non ha certo oscurato il testimonial della Roma di Di Francesco in Europa. Nessun eclissi di Dzeko, insomma. Che in Champion si è confermato autentico trascinatore del gruppo. Edin ha tirato fuori il meglio del suo repertorio contro il Porto: il palo colpito nel 1° tempo, la presenza da pivot a smistare palloni per i compagni, l’assist per il 1° gol e il contropiede concluso con l’altro palo, sponda per il raddoppio. D’autore la chiusura del match: cambio di campo per Kolarov, fermato poi da Casillas.
La Champions, da quando veste giallorosso, è il suo territorio di caccia. In 3 partecipazioni, già 15 reti: mai salito, prima di arrivare nella Capitale, in doppia cifra. Nè con il Wolsburg (4 reti) nè con il City (5). Con la Roma, oltre a essere stato capocannoniere in Europa League nella stagione 2016-2017, ha preso la mira e non si è mai fermato. Il centravanti, nei 5 match, ha regalato anche 3 assist ai compagni e dovrebbe essere considerato tale pure il palo interno usato per acchittare la palla sul sinistro di Zaniolo (insieme sono entrati nella top 11 della settimana). Presente, dunque, in 9 dei 13 gol in coppa della squadra.
Il suo rendimento, se proprio vogliamo dirla tutta, non dipende dal sistema di gioco. Dzeko ha lasciato in questa edizione il segno con il 4-2-3-1 proprio come fece in quella passata con il 4-3-3, il 4-1-4-1, il 3-4-2-1 e il 4-3-2-1. Quest’anno, in coppa, ha fatto centro solo in casa: la sfida del 6 marzo al Dragao sembra fatta apposta per interrompere il digiuno in trasferta. Dove ha seminato in campionato: 5 reti su 5, senza essere ancora riuscito a festeggiare davanti al proprio pubblico. Sono quelle le reti mancate fin qui a Di Francesco nella corsa per il 4° posto. Edin, lunedì contro il Bologna, è chiamato a riprendere il tiro al bersaglio. Per la Champions che verrà.
(Il Messaggero – U. Trani)
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