(La Repubblica – F. Ferrazza) «Ma questo va a Londra?». È il dirigente Totti a scherzare con Dzeko, prima di salire sul treno che ha ieri portato la Roma a Milano. Sorride l’attaccante, prima di rispondere: «Ancora no» . Difficile spostarsi dalla trattativa col Chelsea (le parti si aggiorneranno lunedì), anche a ridosso della gara di stasera contro l’Inter. Per questo accanto al tecnico, in conferenza si presenta Monchi. «Non siamo una società in smobilitazione. Se arrivano offerte è mio dovere valutarle, ma non vogliamo ridimensionare la rosa, ma rinforzarla».
I giallorossi affronteranno per la seconda volta stagionale Spalletti, restando poi a lavorare in ritiro a Milano fino a martedì, quando si trasferiranno a Genova per il recupero della gara con la Sampdoria. Di Francesco prova a trasmettere la sensazione di un gruppo non distratto da queste settimane di mercato. «Dzeko è carico e motivatissimo: giocherà» . Si riparte quindi dal giocatore con la valigia aperta, pronto a trasferirsi, a malincuore, alla corte di Conte, se i club troveranno l’intesa. «Mi auguro che le voci di mercato non condizionino i miei giocatori — l’auspicio del tecnico — ho cercato di alzare l’attenzione dei nostri, la loro professionalità, il senso d’appartenenza e l’amor proprio verso questa società. È uno degli argomenti che ho affrontato coi ragazzi: pretendo diano il meglio, perché il problema è psicologico». Ma non sono solo le trattative di mercato a preoccupare Di Francesco: per Milano non sono partiti Gonalons (problema al polpaccio) e Perotti. De Rossi non è ancora al meglio e solo oggi il mister deciderà se schierarlo, di nuovo convocato Defrel. Panchina per Schick («Se uno non è libero di testa fa fatica»), mentre resta il dubbio sulla posizione di Florenzi.
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