ULTIME NOTIZIE AS ROMA INTER DZEKO – Proprio adesso che gli ultimi scatoloni rotolano nella nuova casa di Milano, quella definitiva, rispunta Lei. Nel bel mezzo del trasloco, Edin Dzeko ritrova Roma, mamma e madre per sei stagioni cucite sul cuore. Mentre questa nuova vita milanese prende felicemente forma, la vecchia torna a bussare: il destino, a volte, sa metterci il becco, scrive La Gazzetta dello Sport.
Oggi Dzeko sfida il suo passato nell’Olimpico giallorosso e il battito sarà accelerato, quasi quanto quello di Mou che rivede il nerazzurro da rivale per la prima volta. La differenza, semmai, la fa il sentimento dei tifosi: quelli interisti preparano da mesi lacrime e applausi per l’eterno José, i romanisti invece potrebbero mugugnare, qualcuno potrebbe perfino fischiare il vecchio re.
Non hanno preso bene il decisionismo di Edin che in estate ha fatto valere una vecchia promessa del club giallorosso e forzato la mano pur di arrivare a Milano: il tira e molla sui soldi arretrati prima della firma con l’Inter è stato il triste corollario di una storia d’amore comunque bellissima. La Roma ha conosciuto l’airone di Sarajevo nel momento di massimo splendore, ma ha smesso di credere in lui quando Edin, nella scorsa stagione, non spiegava più le ali.
A Milano, però, Dzeko è tornato in sé, ha trovato stabilità e motivazione in ogni aspetto dell’esistenza: dopo un alloggio temporaneo, sta per entrare nella “sua” abitazione e non è certo un dato secondario per chi pretende massima serenità prima di ogni battaglia. Come non è secondario che le vedove di Lukaku a San Siro siano ormai sparite o semplicemente ben nascoste: nessun interista ha cambiato idea su Edin, nonostante il calo di prestazioni e gol in campionato nell’ultimo mese e mezzo.
Dzeko rimane comunque il 9 che serviva a Simone per la sua ambiziosa missione: innestare l’Inzaghismo dentro al Contismo. Mantenere l’impalcatura di cemento dell’anno passato e aggiungere qualche bollicina, un po’ di bel gioco grazie anche a questo centravanti differente: non un accentratore come Romelu, ma un attaccante democratico che sa migliorare gli altri. Insomma, qualcuno a Roma potrebbe essersi pentito di aver aperto la porta di uscita troppo in fretta, mentre Inzaghi se lo coccola quando può: «Dzeko si è allenato molto bene, è un ex ma la partita la sentiamo tutti. Questa è la sfida più importante di questo ciclo ed è un piacere sfidare Mourinho», ha ammesso ieri Simone nella conferenza di vigilia.
Dzeko non ha trovato il gol in nessuna delle ultime sei presenze di campionato e il paragone con i primi lampi nerazzurri fa un po’ impressione: ne aveva segnati sette nelle nove iniziali. Tra l’altro, a questo punto della stagione, aveva già realizzato almeno sette reti anche in tre delle sei annate giallorosse (12 nel 2016/17, 8 nel 2017/18 e 7 anche l’anno scorso, prima di incepparsi fino a fine campionato. Questo inatteso digiuno italiano è stato reso più tollerabile dalla doppietta in Champions contro lo Shakhtar che ha tolto un peso enorme dalle spalle della sua nuova squadra: finalmente l’Inter, con Edin al timone, rivedrà gli ottavi.
Adesso, invece, toccherà all’Olimpico risvegliare i sensi, anzi forse basterà uno sguardo ai vecchi amici, tutti attesi in tribuna, per rimotivarlo nella caccia a un nuovo gol in A. La prospettiva di essere fischiato dispiace particolarmente, ma Edin e la compagna Amra non smetteranno di chiamare Roma “casa”. Nella Capitale sono nati tutti e tre i loro figli, nella Capitale è diventata reale la loro idea di famiglia. La villa di Casal Palocco comprata da Marco Delvecchio aveva piscina, campo da beach volley, palestra e una dependance per gli ospiti, ma era soprattutto il luogo per tante cene con compagni-amici, su tutti Kolarov e Pellegrini.
E, più in generale, il centro di gravità della sua vita di quartiere: lo stesso bar per la colazione, la stessa trattoria usata quasi come un ufficio, i negozi per lo shopping, tutto rigorosamente in zona. Milano, invece, per sua natura si scopre più lentamente, anche se pare aver già colpito nel cuore bosniaco. Tra l’altro, da pochissimo sono arrivati su pure i tre loro cani a rallegrare l’ambiente: due si chiamano Tokyo e Rio, come i personaggi de La Casa de Papel , la serie Netflix preferita dalla famiglia Dzeko. È appena stata rilasciata la stagionale finale: di ritorno da Roma, tra uno scatolone e l’altro, avranno molto da guardare in televisione.
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