AS ROMA NEWS SALISBURGO DYBALA – Paulo Dybala stasera guiderà la Roma in Europa League, la Joya vorrebbe alzare un trofeo, vorrebbe farlo con Mourinho. Il suo futuro è legato a quello dell’allenatore che lo ha convinto a scegliere la Roma, scrive il Corriere dello Sport.
Si parla tanto della clausola che potrebbe liberarlo facilmente a fine stagione. Paulo non può sbilanciarsi: «La clausola è una questione tra i miei procuratori e la società, non so cosa succederà a fine anno. Non so cosa succederà con me, figuriamoci con il mister, dovete chiedere a lui. Vorrei essere allenato da lui perché è uno dei migliori e voglio vincere con lui. Adesso penso solo alla partita di Salisburgo, l’anno è ancora lungo e ci sono tante partite da giocare. Voglio vincere con la Roma, ci sono due possibilità a livello matematico, ma una è più probabile. E voglio che l’anno prossimo la Roma giochi in Champions League».
Un futuro tutto da scrivere, in attesa di capire cosa succederà con Mourinho. Ma la scelta della Roma è stata quella giusta: «Lo sapevo dal primo giorno, è la scelta che ho fatto insieme alla mia famiglia e alle persone che lavorano con me. L’allenatore e Tiago Pinto mi hanno convinto, non ho mai avuto dubbi in nessun momento. Il calore della città e la passione della gente, come mi hanno ricevuto i compagni nello spogliatoio, è stato tutto molto bello e mi ha spinto a dare qualcosa in più per tutti loro».
La Roma lo ha aiutato ad essere protagonista al Mondiale, dopo aver recuperato a tempo di record dall’infortunio. Ora Paulo sente che quella esperienza lo ha aiutato: «Sappiamo quanto sia rischioso perdere una competizione del genere, può succedere per un infortunio. Ed è successo a qualche mio compagno. Con la consapevolezza che avevamo di poterlo vincere nessuno voleva restare fuori. Non penso agli infortuni, cerco di curarmi al massimo. Penso ai dettagli e ci sono tante persone che mi aiutano fuori dal campo, in tutti gli aspetti. Cerco di stare sempre al 100% per rendere al meglio. Ho avuto brutte esperienze, ma succede a tanti».
Essere campione del mondo lo carica di responsabilità: «La vittoria del Mondiale è una delle cose più belle che possa accadere ad un calciatore, è il massimo. Ma ci sono altre competizioni come questa che non ho vinto e voglio vincere, darò il massimo insieme ai miei compagni e all’allenatore per portare la Roma a vincere questo trofeo. Sappiamo che ci sono squadre più forti e favorite per quello che rappresentano nel calcio, però non si sa mai cosa possa accadere. A volte i sorteggi sono legati alla fortuna, possono aiutarti. Adesso si affrontano Barcellona e Manchester United e una resterà fuori. Dobbiamo pensare a noi stessi e a far bene, non possiamo pensare oltre se non battiamo il Salisburgo. Noi stiamo facendo un percorso positivo, stiamo facendo le cose bene. Dobbiamo dare continuità. Ci faremo trovare pronti. Abbiamo giocatori esperti, così come l’allenatore. Dobbiamo dosare le nostre energie e cercare di fare ciò che ci chiede Mourinho perché grazie alla sua esperienza ci trasmetterà al meglio come giocare questa competizione».
Anche Paulo si allinea alle parole dell’allenatore. Guai a sottovalutare il Salisburgo: «Credo che quando una squadra finisce in Champions significa tanto, non è facile giocarla per nessuno. Affrontiamo un avversario difficile. Vincere a livello internazionale è molto bello, a livello di club mi manca un trofeo e dico sempre che vincere aiuta a vincere. Spero di continuare su questa strada. Ho vinto tanti trofei in carriera, spero di poter raggiungere qualche successo a livello europeo perché ha sempre un valo re in più».
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA