Edin Dzeko

(Il Messaggero – P. Liguori) Basta. È sufficiente ciò che sentiamo, per spiegare quello che abbiamo visto? Basta ricordare che la Roma non vince da 48 giorni e da sette gare, per lanciare un’idea rivoluzionaria, tipo“ le colpe vanno divise equamente tra tutti”? Ma tutti chi? Anche i tifosi e l’informazione, come nel recente passato di questa gestione della società è stato spesso affermato? Basta un intervento di Monchi, con la cenere sul capo, per girare pagina e andare avanti? Basta che sia rimasto Dzeko e partito Emerson, con Radja che mette le mani avanti e ricorda“se andrò via da Roma è perché mi cacciano”. Basta un allenatore sincero e coraggioso, per evitare la sorte di altri, bravi, mandati allo sbaraglio dalla A.S. Roma? Basta il silenzio assordante di Totti, l’unico a questo punto in grado di ridare visibilità ad un percorso romanista. No, non basta. La situazione è molto compromessa e noi dovremo sperare che basti un cambio tattico di Di Francesco (che non ha avuto quello che serviva al suo gioco, ma almeno non si lamenta come Spalletti) per vincere almeno oggi col Verona e con il Benevento, per risalire la china. Per tutto il resto, noi malati di Roma, avremmo già detto: BASTA.



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