L’incidente di Mario Rui provoca uno scossone nelle strategie della Roma. Numericamente cambia poco: arriveranno comunque due difensori, a meno che Sabatini con una serie di cessioni non riesca a chiudere un’operazione in più dopo il playoff di Champions. Cambia invece, inevitabilmente, la scelta del tipo di difensori.
CONTATTI – Da ieri mattina, constatata la perdita del terzino sinistro titolare, la società si è messa al lavoro per consegnare a Spalletti un sostituto. Non sarà necessariamente un esterno di ruolo. Potrebbe essere un altro centrale mancino capace di giocare sulla fascia, sul genere di Juan Jesus. Il nome giusto ha le caratteristiche di Mamadou Sakho, francese di origine senegalese, che già è stato vicino alla Roma lo scorso anno. All’epoca il Liverpool non accettò di cederlo in prestito mentre adesso, dopo una serie di comportamenti indisciplinati che lo hanno portato a litigare con l’allenatore Klopp, il trasferimento temporaneo sarebbe più semplice. L’incrocio amichevole di Saint-Louis può servire a Baldissoni e Massara per tessere la trattativa.
LA SCELTA – Della stessa categoria tecnica fanno parte i belgi Vermaelen e Vertonghen, che però hanno costi più alti. Da valutare invece l’opzione Criscito, che Spalletti ha avuto allo Zenit e freme per tornare in Italia. Ma perché la Roma non è convinta di rimpiazzare Mario Rui con un altro terzino puro? Per due ragioni, essenzialmente. La prima è finanziaria-gestionale: non si può allargare una rosa all’infinito, sapendo che il calciatore infortunato prima o poi tornerà a disposizione. La seconda è tecnica: è difficile trovare un calciatore con caratteristiche così specifiche senza spendere molto denaro. E così, la Roma si adatta. Certo, il tempo stringe pensando al preliminare di Champions League. Con Rudiger e Mario Rui fuori causa, in questo momento la Roma giocherebbe la partita che decide il futuro con una difesa composta da Florenzi, Manolas, Juan Jesus ed Emerson.
RIAPERTURE – L’altro rinforzo sarà di piede destro. E’ molto avanzata la trattativa per Federico Fazio, centrale che il Tottenham darebbe in prestito con diritto di riscatto. La Roma ha ottenuto anche la disponibilità al trasferimento del giocatore, pronto a rilanciarsi dopo un anno e mezzo di delusioni. Restano da limare i dettagli tra le società, sempre che Sabatini decida di chiudere. Fazio è un centrale puro, non si può spostare sulle fasce. Ma l’esitazione dipende anche dal fatto che la Roma ha riallacciato i contatti con il Real Madrid per Nacho, che Spalletti giudica adatto al suo gioco sia come difensore centrale che come terzino destro.
DE ROSSI – Alla Roma per un altro anno. Per ora non è una trattativa e nemmeno un colloquio ma solo un’ipotesi di lavoro su cui la società e il giocatore stanno riflettendo. Sarebbe un colpo di scena piuttosto rumoroso, dal momento che il rapporto sembrava destinato a esaurirsi alla scadenza del 2017, con reciproca soddisfazione, dopo stagioni di convivenza abbastanza tormentate. La Roma potrebbe alleggerire il prossimo bilancio, decurtando l’altissimo ingaggio di De Rossi (6,5 milioni netti) ma spalmandolo su due stagioni sportive (da ipotizzare una proposta intorno ai 4 milioni netti a stagione) fino dunque al 30 giugno 2018.
(Corriere dello Sport – R. Maida)
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