AS ROMA NEWS FROSINONE LUKAKU – Un turbine improvviso, un boato fragoroso. In quel movimento, in quella sassata di sinistro, in quell’esultanza a pugni chiusi, c’era l’empatia con il popolo dell’Olimpico, qui riunito dalla speranza di cancellare gli incubi recenti. Ci voleva ancora lui, Romelu Lukaku, per trascinare la Roma fuori da guai, scrive il Corriere dello Sport.
L’hanno preso per questo, no? E mentre Eusebio Di Francesco si interroga sulla differenza rispetto a Cuni, che è stato “leggermente” meno freddo e preciso sotto porta, Mourinho può tirare un sospirone di sollievo per aver resettato con successo il sistema. Non è stata una bella vittoria ma è stata una vittoria bella: la sfumatura lessicale è nelle condizioni di necessità in cui la squadra, con 5 punti nelle prime 6 giornate, si era attorcigliata.
Benedetto Lukaku allora, lo spaccatutto. Sono già 3 i gol in campionato, spalmati su altrettante partite. Soltanto due giocatori avevano segnato di più nelle prime cinque presenze con la Roma nell’era dei tre punti a vittoria: Batistuta (6) ed El Shaarawy (4). Ma Big Rom nella notte dell’esordio ha giocato pochi minuti contro il Milan. E poi veniva da un’estate senza allenamenti. E’ stupefacente quanto sia già centrale, fondamentale, determinante nella Roma. Alla prima occasione vera, risolve il problema.
Era già successo a Torino, quasi a Genova dove è stato fermato da un fuorigioco, è capitato di nuovo ieri contro il Frosinone quando invece era in posizione regolare per pochi centimetri. «Stiamo vivendo un momento difficile – ha detto il protagonista subito dopo la fine, mentre gli altoparlanti suonavano Grazie Roma –. Ma la stagione è ancora lunga e noi dobbiamo concentrarci per migliorare allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Io sono qui per aiutare la squadra, sono a disposizione di questo gruppo che mi ha accolto benissimo sin dal primo giorno. Se riesco a segnare e a portare un contributo sono felice per la Roma».
Quando la palla arriva a lui, i tifosi hanno sempre la sensazione che possa accadere qualcosa di meraviglioso: «Io cerco sempre di stare concentrato sul gioco e di scegliere la cosa giusta. A volte devo tirare, a volte fare la sponda. Questo è il mio modo di stare in campo. Per me è importante migliorare la condizione».
L’intesa con Dybala va ancora affinata, nonostante l’assist un po’ casuale ricevuto ieri: «Io mi trovo bene con tutti. Dobbiamo capirci bene, pensare entrambi a come dare il massimo, a come passarci il pallone. Paulo è un giocatore importante, daremo tutto per la Roma». Con Mourinho invece il feeling è naturale sin dai tempi in cui lavoravano insieme in Inghilterra: «Ci conosciamo perfettamente, parliamo tanto. Sapevamo che questa partita doveva essere vinta, era importantissima. Ora dobbiamo continuare».
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