Hector Moreno

Si può partire da mille angolazioni diverse per tratteggiare il primo acquisto romano di Ramon Rodriguez Verdejo, in arte Monchi, l’arte di nascondere il proprio obiettivo anche se da una vita quel nome lì, Hector Alfredo Moreno Herrera, ce l’hai segnato sul computer. Da almeno sei anni, da quando cioè questo messicano, oggi 29enne, giocava nell’Espanyol e il direttore sportivo voleva portarlo al Siviglia. Uno, due, tre tentativi, senza mai riuscire andare a dama. Dama centrata a Trigoria, dopo un inseguimento – quest’ultimo – durato qualche settimana. Ieri mattina il medico sociale della Roma, Riccardo Del Vescovo, è volato ad Amsterdam: visite per il difensore ormai ex Psv, contratto di quattro anni e affare da 5,7 milioni di euro.

ESCE FAZIO? – Milioni (dilazionati) che peseranno sul prossimo bilancio del club. Hector Moreno, centrale mancino in grado di giocare anche in fascia sinistra, passaporto spagnolo, copre numericamente il vuoto lasciato da Vermaelen, rispedito al Barcellona. Ma il capitano della nazionale messicana – 80 presenze e 2 gol, il debutto lo deve a un certo Hugo Sanchez – arriva a Trigoria non certo per essere un riempitivo. Eusebio Di Francesco, nel suo primo giorno di Roma, ha speso parole dolci per lui: «Ha caratteristiche importanti, può giocare sia al centro che lateralmente, essendo la Roma una squadra che predilige attaccare, spesso dovrà coprire tanto campo alle spalle». Monchi ha aggiunto: «Era un mio obiettivo da tempo e fortunatamente si sono create le circostanze perché potesse arrivare alla Roma. Ha grande esperienza, è il profilo che cercavamo». E lui: «Sono molto felice, per la mia carriera è un passo in avanti. Spero di contribuire al successo collettivo». Aprirà le porte a una cessione di un difensore? Possibile, non necessariamente di uno tra Manolas e Rüdiger. A sorpresa, infatti, può partire Fazio, richiesto dallo Zenit.

IN USA – Svolte le visite, Hector Moreno è volato in Russia per la Confederations Cup: domenica esordio contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, Di Francesco lo avrà per la tournée negli States. Ha la fama del duro, un suo intervento nel 2015 costò tibia e perone a Shaw del Manchester United. Ma in tutta la carriera ha rimediato solo 4 rossi, l’ultimo dei quali nel 2012. In verità una tibia l’ha lasciata per strada anche lui, negli ottavi del Mondiale 2014, in uno scontro con Robben: il k.o. gli costò il probabile passaggio al Manchester United. Da bambino voleva fare il cantante o il giocatore di baseball. Cominciò col calcio grazie a suo padre Cesar, impiegato nello stadio di Culiacan. Adora la Formula 1, è tifosissimo di Sergio Perez. Ora correrà anche lui, per la Roma.

ECCO PELLEGRINI – E lo farà anche Lorenzo Pellegrini: attesa l’ufficialità del suo ritorno. E poi occhio al centrocampista Seri (Nizza), all’esterno destro Karsdorp (Feyenoord) e all’altro centrale Lemos (Las Palmas). Salvo sorprese, ovvio.

(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)



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