James Pallotta

La partita di Pallotta non è di certo finita. Anzi, è appena iniziata. Il presidente oggi, febbre permettendo, scenderà in campo per il progetto dello stadio di Tor di Valle. In programma un incontro con la sindaca Raggi con cui Pallotta si sentì al telefono la sera dell’accordo Comune-proponenti sul progetto dell’impianto con cubatura dimezzate. Durante l’incontro sarà presentato anche il progetto definitivo anche se sarà necessaria una nuova conferenza dei servizi, e quindi altri 6-7 mesi di attesa per il sì.

Non solo stadio però. Pallotta sarà chiamato anche a dare risposte concrete a una serie di tesserati pesanti. A partire da Spalletti che mercoledì – dopo le frecciate degli ultimi giorni – ha dichiarato: «Non ho nulla da dirgli, ma solo da ascoltare».

Pallotta vorrebbe mandare un segnale di pace e proporre il rinnovo al tecnico, ma stavolta non basteranno le promesse di Miami di un anno fa. Spalletti vuole certezze sul progetto tecnico, e di sicuro non si accontenterà del piano-giovani proposto dal presidente la scorsa settimana. Intanto a Londra, al fianco del consulente Baldini, ha incontrato Monchi e ottenuto nuove rassicurazioni. L’attuale dirigente del Siviglia sarà il prossimo ds della Roma anche perché il Real ha mollato la presa. Poi ci sono i contratti dei giocatori. In fila ci sono da tempo Manolas, Nainggolan e Strootman. Tutti pezzi pregiati, tutti col prezzo dello stipendio da aggiustare. Per il greco sembrano esserci poche speranze mentre il belga e Kevin attendono speranzosi prima di ascoltare le offerte di Chelsea e Inter. Ancora più facile sarà far firmare il rinnovo a De Rossi in scadenza così come Totti che si proporrà di nuovo come futuro direttore tecnico.

(Leggo – F. Balzani)



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