(Leggo – F. Balzani) Ventidue gol nelle ultime ventidue di campionato. Non servono calcoli complicati per stilare la media di Edin Dzeko. Una media che in Europa possono permettersi solo quelli che mettono piede di diritto nella classifica del Pallone d’Oro. La differenza tra loro e il bosniaco però sta nei gol realizzati in Europa, o almeno nell’Europa che conta. E quindi in Champions. Per questo Edin domani, nella trasferta di Baku contro il modesto Qarabag, proverà a rompere un digiuno lungo ormai quasi due anni. Era il 24 novembre 2015 contro il Barcellona, e il gol della bandiera nel 6-1 del Camp Nou di certo non resterà impresso nella carriera dell’attaccante. Quasi due anni senza reti in Champions, dicevamo. Ma non è che in passato Dzeko sia stato uno dei massimi protagonisti di questa competizione. Sempre con la Roma ha segnato nel 3-2 al Leverkusen poi appena 7 reti con le maglie di Wolfsburg e City in 40 apparizioni. Tutti nella fase a gironi e spesso inutili ai fini del risultato: solo 3 di questi (contro Besiktas e Viktoria Plzen) hanno portato punti in classifica. Sazio (si fa per dire visto che continua a segnare come un ossesso) in Italia, a pancia vuota in Europa quindi.

Un trend che Edin vuole cambiare già domani sera quando giocherà la settima gara su sette della stagione e quando andrà a caccia anche del 240° gol in carriera. Il bosniaco è l’unico inamovibile di un attacco che aspetta Schick e che domani in Azerbaijgian avrà quattro giocatori per due maglie. Possibile chance per uno tra Under e Defrel così come a centrocampo dovrebbero trovare spazio Gonalons e Pellegrini. Vista la gara di sabato scorso con l’Udinese, un posto da titolare lo meriterebbe El Shaarawy. Il Faraone ha segnato 18 gol in campionato con la Roma, 17 dei quali quando è partito dal primo minuto. In Europa però pure lui balbetta: 4 reti in 16 presenze di Champions. Oltre al tabù della Roma (che non vince una gara in trasferta dal 2010, nel 2-3 col Basilea) anche i due attaccanti proveranno a rompere la maledizione in quella che sarà la trasferta più lunga della storia giallorossa in gare ufficiali: sono 8 ore di volo e 3.111 i chilometri che dividono Roma da Baku. Un viaggio dal quale passa la possibilità di vincere la prima partita di Champions per Di Francesco e dal quale passano le speranze di qualificazione in un girone completato da due top club come Atletico Madrid e Chelsea.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨