Rassegna stampa
E se fosse Pellegrini il regista prescelto da Fonseca?
NOTIZIE AS ROMA PELLEGRINI – Oggi si inizia davvero. Campo, sudore, birilli e pettorine. E poi la tattica, quella su cui costruire un’intera annata. E uno dei primi pensieri di Fonseca è anche quello che ha accarezzato per un po’ nella scorsa stagione, soprattutto nei momenti del bisogno: abbassare Lorenzo Pellegrini tra i due mediani, a fare un po’ il palleggiatore, per migliorare la qualità nella costruzione dal basso e nell’impostazione della manovra.
Se poi sarà una scelta definitiva o anche solo un pensiero per i momenti di necessità (esattamente come è successo nella scorsa stagione) questo lo si capirà solo tra un po’, quando inizieranno anche le partite vere (la prima amichevole della Roma sarà il 5 settembre a Trigoria con il Benevento, poi il 9 la trasferta di Frosinone e il 12 un terzo test).
Per i due posti da trequartista alle spalle della punta, infatti, allo stato attuale Fonseca ha già in dote i vari Zaniolo, Mkhitaryan, Pedro e Carles Perez.
Ed allora, vista anche l’intelligenza tattica che è riconosciuta a Lorenzo, perché non riportarlo a giocare più basso, in mezzo al campo? L’idea c’è da un po’ di tempo, va solo praticata e assemblata nel migliore dei modi. Lì, tra l’altro, Pellegrini insieme con Veretout andrebbe a comporre una coppia ben assortita in tutto: corsa, palleggio, pressing e impostazione. Diverso, molto diverso invece se Fonseca dovesse piuttosto tornare a giocare con il 4-2-3-1.
D’altronde la stima che Fonseca ripone in Pellegrini è smisurata, quasi immensa. Basti pensare che lo scorso anno lo ha definito il miglior giocatore italiano, tanto per capire quanto l’allenatore portoghese pensi che Lorenzo sia davvero un giocatore completo, in grado di far bene un po’ in tutte le posizioni del centrocampo. Per lui, però, ci sarà sempre un posto, a prescindere. Perché Fonseca lo considera così: insostituibile.
(Gazzetta dello Sport)
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