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Rassegna stampa

E segna sempre lui: Abraham ancora decisivo, sblocca l’ottava gara della stagione

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Non si ferma più. Abraham lancia la Roma in zona Champions. La Juventus, quarta, per una notte è solo a tre punti. Proprio contro i bianconeri c’era stato l’ultimo gol all’Olimpico in campionato di Tammy che ieri ha scelto l’occasione migliore per tornare a segnare in casa e dar seguito ad un 2022 sinora indimenticabile, scrive Il Messaggero.

La rete all’Atalanta è la settima del nuovo anno, la 9° nelle ultime 11 gare di campionato, la 13° in serie A, la 20° in stagione. Numeri da centravanti vero. Che si sta specializzando, tra l’altro, anche in una peculiarità che fa felice gli allenatori: quella di sbloccare la partita. Perché se è vero che i gol si pesano, segnare sempre quello che regala l’1-0 ha una sua incidenza. E Abraham in questo è uno specialista, avendone già siglati 8 dall’inizio del torneo. Anche ieri è stato decisivo, approfittando di una doppia incertezza di Demiral e di Palomino, non lasciando scampo a Musso.

L’intesa con Zaniolo cresce di partita in partita. Erano stati decisivi a Bergamo e ieri si sono ripetuti. Il copione, il solito: assist di Nicolò e puntuale è arrivato il graffio di Tammy. Che a fine gara lascia intendere come la Roma creda ancora al quarto posto: «Vittoria importante? – gli chiedono – Puoi dirlo forte che era importante… Basta vedere come abbiamo festeggiato al fischio dell’arbitro con i tifosi. Grazie a loro che ci hanno sostenuto dal primo all’ultimo minuto. È molto bello aver raggiunto questo risultato tutti insieme».

Dopo la rete non è passato inosservato un gesto, il bacio alla maglia. Ha atteso sei mesi prima di farlo: «Questo club è casa mia. Do semplicemente tutto. Avevo attraversato un momento difficile nella mia carriera, la Roma mi ha dato fiducia e sono felice di ripagarla. Mi diverto ogni volta che gioco e ringrazio i tifosi. Cosa è accaduto dopo la gara persa contro la Juventus? Probabilmente ci siamo compattati. Basta vedere come abbiamo lottato contro l’Atalanta. Ora è il momento di festeggiare questa vittoria».

Abraham in effetti è entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi. Già prima di questa striscia positiva personale che ora lo ha portato a -1 dalla coppia Montella-Batistuta che al loro primo anno in giallorosso segnarono 21 reti a testa. Spontaneo e genuino, non solo quando gioca a pallone.

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Uno che, quando lo stadio intero canta ‘Roma, Roma‘ prima dell’inizio della partita e viene abbassato il volume per far risaltare l’urlo della gente, alza il pugno in versione rapper, ritmando la strofa, a cercare la carica emotiva giusta. È uno che vive di guizzi, di intuizioni che accompagna ad una mimica facciale da cartone animato. Mourinho lo ha voluto e ha avuto ragione. E ieri proprio José, mentre Tammy era alle prese con le interviste post-gara, è passato dietro di lui e gli ha regalato un buffetto dietro al collo. Il mostro, che aveva in mente José, sta prendendo forma.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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