AS ROMA NEWS DERBY MOURINHO – La vittoria nel derby, netta nel punteggio e nello svolgimento, santifica una striscia di 8 risultati utili consecutivi, una sola sconfitta (in Coppa Italia, contro l’Inter) nelle ultime 13 e 5 partite con la porta inviolata nelle ultime 10. Non sempre la qualità del gioco è stata all’altezza dei risultati – vedi Udine e la doppia sfida in Conference League contro il Vitesse – ma Mourinho non si è mai posto come un guru del bel gioco. Lo ha detto in più occasioni: «risultatista», per lui, non è certo un insulto. Semmai il contrario, scrive il Corriere della Sera.
Il dominio della Roma nel derby è stato totale. Tattico, fisico e psicologico. Il possesso palla non serve a nulla se non è finalizzato alla creazione di palle gol. Quando la Roma ha fatto registrare un possesso palla inferiore agli avversari sono arrivate 7 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte, alla media di 2 punti esatti a partita. Con possesso palla maggiore o uguale all’avversario la media scende a 1,53. Per la cronaca, la Lazio ha avuto il 66% di possesso palla.
Il modulo con il doppio trequartista (3-4-2-1) ha permesso di «allargare» il campo, sfruttando un punto debole della fase difensiva della Lazio: la tendenza della linea a 4 a collassare dentro l’area di rigore. Karsdorp e Zalewski, giocando quasi sulla linea laterale, hanno trovato spazi perché Hysaj (soprattutto) e Marusic sono arretrati spesso verso la porta di Strakosha. Le coperture saltuarie di Pedro e Felipe Anderson hanno fatto il resto.
La domanda per le prossime partite, semmai, è questa: la Roma può giocare con questa formazione anche partite contro avversarie che tenderanno a difendersi con più uomini e con raddoppi di marcatura? E Zaniolo, rimasto per 90 minuti in panchina contro la Lazio, sarà riproposto da attaccante insieme ad Abraham? La risposta arriverà già alla ripresa del campionato, quando la Roma sarà impegnata in trasferta contro la Sampdoria, una squadra che deve cercare ancora qualche punto per l’artimetica salvezza e affidata a uno specialista della fase difensiva come Marco Giampaolo.
Oltre al duello sul campo, Mou ha vinto contro Sarri anche quello psicologico. La Roma ha chiuso il primo tempo sul 3-0 ma negli ultimi istanti, mentre il pubblico intonava gli «olé», lo Special One si è inferocito per una palla persa da Ibanez e ha fatto segno ai tifosi di smettere.
Un concetto – quello della concentrazione – che ha ripetuto durante l’intervallo. La Lazio è rientrata in campo prima dei 15 minuti canonici di riposo, la Roma ha atteso a lungo nel tunnel. Immobile e compagni sono rimasti fermi, con lo stadio infuocato di tifo giallorosso, e nel secondo tempo non hanno costruito vere palle gol anche se hanno avuto quasi in esclusiva il possesso del pallone.
Il Giudice sportivo ieri ha multato la Roma di 2.000 euro «a titolo di responsabilità oggettiva, per avere ingiustificatamente ritardato di circa 3 minuti l’inizio del secondo tempo della gara». Soldi ben spesi.
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