Parte la Coppa Italia per la Roma e all’esordio c’è la Sampdoria squadra che è sempre stata nel destino di Francesco Totti: era la squadra dove andare a fare esperienza a 20 anni, quella dell’esordio assoluto da titolare nel dicembre 1993, in Coppa Italia, e l’esordio da titolare in campionato, sempre contro la Samp, nel 1994, a febbraio.

Quella a cui ha segnato alcuni dei gol più belli in carriera e quella che, come ha sempre ammesso Ferrero, farebbe carte false per fargli chiudere la carriera a Genova. La Sampdoria, per Totti, non è mai stata solo un’avversaria, e non lo è a maggior ragione adesso, visto che proprio contro la formazione di Giampaolo, in campionato, Totti ha regalato alla Roma e a se stesso un pomeriggio da ricordare.

«Infinito Francesco» titolarono siti e giornali, visto che il suo ingresso in campo, con la Roma in svantaggio, aveva cambiato la partita. Sotto la pioggia ad allenarsi da solo nel – lungo – intervallo, immagini che hanno fatto il giro del mondo, simbolo di un ragazzino di 40 anni che ancora non aveva, e non ha, voglia di dire basta. Era settembre, quattro mesi dopo Totti spera di avere di nuovo un’occasione dall’inizio, altrimenti è pronto a dare il suo contributo a partita in corso. Sognando magari anche il gol, che manca da settembre contro il Torino, visto che la Samp gli porta pure fortuna: dopo il Parma (20) e insieme all’Udinese è, con 15 reti, la sua vittima preferita.

L’ultimo gol è arrivato nel 2016, il primo nel 1998, quando era poco più che un ragazzo. E ai ragazzi, ieri, Totti ha rivolto il suo pensiero, prestando voce e volto a una campagna contro il bullismo, da capitano del Team del Telefono Azzurro: «Parlate, non tacete, insieme ce la faremo», è stato il senso del messaggio suo e degli altri testimonial della campagna.

(Gazzetta dello Sport)



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