(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) «Notti così sono il sogno di qualsiasi giocatore, ti restano dentro tutta la vita». Difficile dar torto a Stephan El Shaarawy, a maggior ragione se vai a giocare nello stadio del primo idolo: «Era Ronaldinho, vedevo i suoi video, lo amavo, provavo a imitare le sue giocate a casa». Basterebbe anche meno, al Camp Nou. Peccato aver sbagliato la partita di avvicinamento, quella di Bologna. «Sarà molto difficile giocare col Barcellona, ma non abbiamo nulla da perdere – ha detto il Faraone in un’intervista al sito Uefa –. Dobbiamo cercare di mostrare il nostro spirito, lavorare sodo e sfruttare tutte le possibilità, consapevoli che la qualificazione si gioca su 180 minuti. Messi? È il migliore al mondo, ogni volta che ha la palla può succedere qualcosa. Dovremo cercare di agire di conseguenza e limitare la sua influenza il più possibile». Facile giusto a parole. «Non siamo i favoriti, certamente. Ma nessuno ci aveva pronosticato vincenti del girone, eppure ci siamo riusciti. Dimentichiamo quello che pensa la gente». E chissà che non venga fuori una sorpresa: «A Roma sto bene e sono felice, per il ritorno c’è grande entusiasmo». L’obiettivo è evitare che non sia una serata buona solo per il botteghino.
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