Il difensore della Primavera Riccardo Marchizza ha rilasciato un’intervista a Roma Next Generation, trasmissione del canale tematico giallorossa condotta dai telecronisti del settore giovanile. Marchizza da quando gioca nella Roma, l’unico rigore che ha sbagliato (poi ininfluente per la vittoria del titolo dai giallorossi) è quello in finale Scudetto dello scorso anno contro la Juve: “Li ho sempre tirati, forse quella volta ho calciato un po’ più forte. La prendo come una cosa divertente perché è andata bene, ma quel rigore me lo porto ancora dentro. Con lo scudetto qualcuno ha iniziato a riconoscerci… e questa estate andavo al centro commerciale e la gente mi diceva: “ah, ma tu sei quello che ha sbagliato l’ultimo rigore”. “Si, sono io…””.

Marchizza parla anche del calcio dei grandi: “In ritiro, coi grandi: altro ritmo, altro passo, ti forma anche caratterialmente. Un campione immenso come Totti ti racconta del Mondiale, chiudi gli occhi e ti chiedi: ma veramente sta parlando con me? Con il Terek Grozny sono entrato un quarto d’ora, e ho segnato il 3-2 con un tap-in. Ma il vero sogno, da quando sono arrivato, era una presenza tra i professionisti: mai avrei pensato di riuscirci, quando ce l’ho fatta (con l’Astra Giurgiu, ndr) il primo pensiero è stato per i miei genitori, che ci hanno sempre creduto. Alla partita prima doveva entrare De Santis, nel finale: era a bordo campo, ma la palla non è uscita”.

Il rimpianto per Marchizza si chiama Real Madrid: “Non ci ho mai giocato contro, è stato abbinato al Monaco, che ci ha eliminato in Youth League. Passando il turno avremmo giocato la gara secca in casa. Ma ve lo immaginate un Roma-Real Madrid al Tre Fontane?”.

(Gazzetta dello Sport)



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