Claudio Ranieri

Chiamatela pure Farmacia Ranieri. E’ aperta 24 ore su 24 (anzi 25 come ha detto Claudio qualche giorno fa) ed è riuscita in meno di una settimana a prescrivere una cura miracolosa in grado di riaccendere seriamente le speranze Champions (il Milan è a -1). La Roma tosta e unita vista con la Sampdoria, infatti, è l’esatto opposto della squadra molle e confusa andata in campo col Napoli appena 7 giorni prima.

Un percorso di crescita fulmineo che ha vissuto la tappa intermedia con la Fiorentina e ha portato ai 3 punti strappati a Marassi. La ricetta Ranieri si basa su tre principi: cura della fase difensiva, eliminazione dei carichi inutili di lavoro con gestione degli infortunati più oculata e riqualificazioni individuali. Il primo punto è quello che interessava di più al tecnico testaccino. La Roma da 8 mesi non riusciva a chiudere una gara senza subire gol in trasferta. Inquietante per un club che punta ai primi posti.

Con la Sampdoria si è rivisto un reparto corto, unito e in grado di fermare il capocanoniere Quagliarella. La coppia Manolas-Fazio è sembrata quella dei bei tempi e sugli esterni sono funzionate le sovrapposizioni a turno di Karsdorp e Kolarov. Altro cambio decisivo per far tornare il sereno in difesa è stato quello del portiere: fuori il disastroso Olsen dentro l’affidabile e più comunicativo Mirante. Ranieri aveva già goduto del cambio in porta nel 2010 quando promosse Julio Sergio al posto di Doni.

Fondamentale è stato poi il lavoro in fase di copertura di un centrocampo tutto italiano comandato da capitan De Rossi (a rischio squalifica per una bestemmia dopo il gol) e bilanciato dal lavoro in doppia fase di Pellegrini e Cristante. Quest’ultimo si sente meno ingabbiato rispetto alla gestione Di Francesco quando era spesso relegato davanti alla difesa per fornire supporto a Nzonzi. Ma a beneficiare della cura Ranieri è soprattutto Kluivert: decisivo con la Fiorentina, brillante a tratti pure con la Sampdoria. Anche qui bisogna fare un salto nel passato e ricordare il percorso di Menez.

Segnali confortanti pure da Schick. La vera sorpresa però arriva dallo stato di forma: disastroso con Spal e Napoli, quasi invidiabile sabato sera. Ranieri ha visto la squadra pesante sulle gambe e ha deciso di alleggerire i carichi di lavoro e di gestire, da farmacista appunto, convalescenti e acciaccati. Ora esce Karsdorp, ma torna Florenzi e con l’Udinese ecco dal 1′ pure Dzeko, Under e El Shaarawy. Presupposti ottimi che si sposano con un calendario in discesa. Esclusa la trasferta con l’Inter (20 aprile) i prossimi avversari si chiamano: Udinese, Cagliari, Genoa, Juve (al 99% già campione), Sassuolo e Parma.

(Leggo)



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