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Rassegna stampa

Effetto Serra: quinto rosso per Mourinho. Il vice Foti rientra dopo un mese di stop

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AS ROMA NEWS MOURINHO SERRA – L’effetto Serra ha lasciato il segno. Nella Roma, in Mourinho e nel suo staff. Perché José avrà anche rimediato due giornate di squalifica più 10mila euro di ammenda («per aver contestato con veemenza e un atteggiamento provocatorio una decisione arbitrale, reiterando tale comportamento all’atto dell’espulsione» e per aver rivolto nel post-gara al quarto uomo «illazioni gravemente offensive») ma la vicenda, come promesso nel post-gara di Cremona, non finisce qui, scrive Il Messaggero.

La Procura federale, infatti, a seguito delle dichiarazioni ai media dell’allenatore portoghese («Mi ha mancato di rispetto»; «Valuto se sarà possibile adire vie legali»), ha aperto un’inchiesta sull’episodio che ha determinato il suo allontanamento dalla panchina. Già in giornata saranno ascoltati dagli ispettori guidati da Chinè sia Mourinho che il quarto ufficiale della gara Marco Serra. Che al di là dei labiali estrapolati dalle immagini televisive («Fatti i ca… tuoi»; «Ti prendono tutti per il c…Vai a casa, vai a casa»), passibili comunque di interpretazioni, può contare sul fatto che non esiste l’audio del quarto uomo perché la sua voce e i rumori di fondo interferirebbero con l’audio dell’arbitro e degli uomini alla Var.

«La registrazione avviene solo nel caso venga spinto il pulsante e sia attivato il meccanismo, ma questo non è avvenuto», si sono affrettati a precisare dall’Aia. Quale sarà l’epilogo della vicenda, di certo Serra non ha un rapporto sereno quando incrocia la Roma. Che sia prima squadra o le giovanili poco cambia.

Nel torneo di Viareggio del 2012, ad esempio, mentre dirigeva la sfida con il Santos Laguna, il fischietto di Torino espulse Politano e Sabelli. Tre anni dopo, sempre nella stessa manifestazione, riuscì a cacciare 3 giallorossi (Marchizza, Soleri e Pop) in un match contro l’Inter con proteste veementi della panchina giallorossa. Partita che si chiuse con Alberto De Rossi che a stento riuscì a trattenere i propri ragazzi, che avevano circondato l’arbitro, reo di aver tenuto un comportamento irrispettoso nei loro confronti.

La Roma dell’epoca, non fece ricorsi ufficiali ma si limitò ad una lettera di reclamo agli organi arbitrali. Episodi che appartengono al passato. Il presente è Cremona e il soggetto preso di mira non è più il ragazzino della Primavera ma un certo Mourinho. Parallelamente al tecnico, la Roma ieri si è mossa effettuando un preavviso di reclamo contro le due giornate di squalifica comminate. Una volta ricevute le carte, si deciderà quale strategia difensiva adottare nel ricorso. L’obiettivo è far togliere almeno un turno.

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Al di là del singolo episodio, non passa comunque inosservato il nervosismo crescente che accompagna la panchina giallorossa e soprattutto lo staff di José che a Cremona ha tagliato il traguardo della terza espulsione stagionale, la quinta da quando allena la Roma. Foti (dopo il rosso nel derby) rientrerà domenica da una squalifica di un mese presa nel match di Coppa Italia con la Cremonese, costata anche al preparatore atletico Rapetti una settimana di stop (in precedenza era stato espulso col Napoli); Nuno Santos lo scorso anno era stato fermato per un turno in campionato e per tre in Conference League dopo il parapiglia con il Bodø.

Un copione che si ripete. Anche nella passata stagione sono state almeno 12 le partite sulle quali Mourinho ha avuto da ridire qualcosa. Un’ammonizione galeotta, un’espulsione, un rigore non dato, un altro concesso in modo a dir poco generoso, un altro da ripetere: ce n’è per tutti i gusti. Ma soprattutto per tutti gli arbitri (Rapuano, Guida, Orsato, Maresca, Aureliano, Chiffi, Massa, Abisso, Di Bello, Pairetto al quale mimò il gesto del telefono, della serie «Ti ha mandato la Juventus») e gli addetti al Var (Chiffi, Irrati, De Meo, Fabbri, Aureliano con Nasca e Di Paolo autori di una doppietta all’insegna delle polemiche). Da martedì alla collezione si aggiungono Serra e Piccinini. Non i primi, quindi. Certamente non gli ultimi.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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