Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma

“Sì sì, allo stadio ci vado. Come finisce? Due a zero“. Francesco Totti, anni quaranta come fossero venti, trenta o trentacinque: non cambia mai, figurati se ospite da Fiorello. “Decideranno gli episodi” dice invece Stephan El Shaarawy. “È frustrante fare più di 80 punti e non vincere lo scudetto“, è l’Edin Dzeko pensiero. Frustrante come si sarà sentito, il bosniaco, a non segnare in quella serata da gol per tutti com’era Pescara. A Trigoria la mattina passa con uno Spalletti – raccontano – persino più sereno delle ultime vigilie pre derby.

La novità, in fondo, è tutta fuori dal campo. A Trigoria, dopo il primo vero viaggio di lavoro a Milano, ieri era presente il neo d.s. Monchi, che vivrà per la prima volta un derby che non sia…derbi , scritto alla spagnola, com’era quello, tra i più sentiti d’Europa, tra il suo Siviglia e il Betis. “Ma bisogna far sì che questa partita non sia l’unico obiettivo stagionale del club”, disse un giorno a proposito della sfida andalusa.

Il resto è un dubbio, forse l’unico, di formazione di Spalletti in vista di domani. El Shaarawy è in vantaggio su Perotti e magari un peso l’avranno anche i numeri, che vogliono il Faraone sempre a segno se titolare contro i biancocelesti: è accaduto in campionato nella scorsa stagione, come pure nel ritorno di Coppa italia di meno di un mese fa. “Mi sento un uomo derby, è una partita in cui qualcosa mi si muove dentro”, spiega lui al match program del club.

(Gazzetta dello Sport)



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