E’ il momento di Stephan El Shaarawy. Con l’assenza di Salah, che ieri ha perso con il suo Egitto la finale della Coppa d’Africa, l’ex milanista si gioca le sue chance da titolare. Tra due giorni all’Olimpico arriva la Fiorentina, alla quale segnò nel 4-1 dello scorso marzo, l’unico scontro che ha vinto con i viola (2 pareggi e 2 sconfitte negli altri 4 confronti).

El Shaarawy ha molti motivi per far bene domani. Quello che ad inizio stagione per Spalletti doveva essere l’arma in più in fase realizzativa della Roma (che domani potrebbe fare a meno di Vermaelen per un problema alla mano) si è pian piano eclissato, andando a sprazzi. una subalternità di rendimento che ha finito con influenzare anche il suo impiego e il suo morale, a discapito proprio dei concorrenti diretti, Perotti e Salah, con cui Stephan si gioca puntualmente il posto da titolare. Domani sera non ci sarà nessuno dei due, chi per un motivo (fisico, Perotti) chi per un altro (la Coppa d’Africa, appunto, per Salah). Ed El Shaarawy ha un’ultima chiamata per dimostrare che la versione bella del Faraone è quella della seconda parte della scorsa stagione, quando a suon di gol (8 in 18 partite) convinse la Roma a spendere 13 milioni per riscattarlo dal Milan. E non quella attuale, con una prestazione buona, una così così e una bruttina. Insomma, abbandonare una volta per tutte quella discontinuità per poi mettere in difficoltà Spalletti da qui alla fine della stagione.

(Gazzetta dello Sport)



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