L’uomo della trasferta dello scorso anno, è diventato il casalingo di questa stagione. Forse anche per questo Spalletti allo Stadium lo ha tenuto fuori dall’undici titolare. El Shaarawy segna solo all’Olimpico, dove la Roma sa solo vincere: quinto gol stagionale, quinto nello stadio giallorosso. Crotone, Palermo e Chievo in campionato, doppietta con l’Austria Vienna in Europa League. Stavolta una rete insolita per lui, su punizione. «E’ la prima, io provo sempre, stavolta è andata bene. Ringrazio Spalletti per la fiducia che mi ha dato. Io penso sempre a migliorare: ultimamente mi è mancata un po’ di continuità nei novanta minuti, ma io sono sempre stato sereno», le parole del Faraone a Mediaset e Sky. Al quale interessava di più la vittoria. «Era quello che volevamo, dopo Torino si sentiva il bisogno di chiudere l’anno con un successo. La Juventus? Pensiamo al nostro percorso, dobbiamo andare per la nostra strada, siamo un gruppo forte».
Un gruppo che ha reagito bene dopo la sconfitta di Torino. «E’ stata una bella reazione sotto tutti i punti di vista, dalla cattiveria all’attenzione fino alla voglia di far gol, abbiamo messo tutto. Siamo molto contenti e ora ci prendiamo la pausa natalizia e poi ripartiamo alla grande a gennaio. Per ora cerchiamo di mantenere il secondo posto e avvicinarci il più possibile alla Juve che sta facendo un gran campionato come sempre. Noi dobbiamo pensare a noi senza perdere punti per strada sperando in qualche passo falso della capolista». Ora che mancherà Salah, si scopre il ruolo sulla destra. Elsha è disponibile, anzi si prenota. «Assolutamente si, un giocatore di A deve essere disponibile a fare tutto. Perotti, ad esempio, stavolta si è procurato un rigore partendo da destra. Siamo professionisti e ci mettiamo a disposizione. Poi l’importante è vincere». E sorridere.
(Il Messaggero – A. Angeloni)
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