NOTIZIE AS ROMA EL SHAARAWY – Contro la Samp è stata la sua quarta doppietta con la maglia della Roma — la seconda all’Olimpico — in quello che per El Shaarawy è il miglior avvio di campionato dalla stagione 2012-13. All’epoca il Faraone era ancora al Milan, per un’annata terminata con ben 16 reti all’attivo per lui, di cui 7 arrivate nelle prime 12 partite. Adesso sono 5 gol in 10 presenze nelle prime 12 giornate, in linea con quel periodo d’oro.
Eppure il numero 92 è sempre in bilico tra il diventare un leader per compagni e tifosi e l’essere invece risucchiato in una umoralità di rendimento che ne condiziona la carriera. A 26 sembra aver capito che deve essere il momento della svolta, arrabbiato con Mancini che continua a ignorarlo per le convocazioni in Nazionale ( «Ma se dovesse continuare così, lo chiamerò certamente» ha ieri spiegato il ct azzurro) e un po’ più in fiducia perché è in pratica uno dei tre titolari del tridente romanista. In scadenza tra due estati, il contratto di El Shaarawy è tra le priorità di Monchi, che dovrà discutere con il procuratore del ragazzo il rinnovo. Oppure la cessione, nel prossimo periodo estivo, per non arrivare a ridosso di giugno 2020.
Si gode il suo momento il Faraone, così come è da sottolineare che la fase realizzativa della squadra giallorossa è la migliore del campionato, per quanto riguarda le gare interne, con 16 gol. «La squadra sta crescendo e io ne sono felice — grida soddisfatto Di Francesco a margine dell’assegnazione della Panchina d’Oro andata ad Allegri — c’è una crescita soprattutto dei giovani.
Schick è ripartito e non deve fermarsi, ritrovando la condizione migliore. Cristante? Deve riabituarsi a giocare da mediano, visto che abbiamo cambiato in corso d’opera alcuni concetti» . Concetti che vorrebbe seguire Pastore, costretto in infermeria per i continui problemi muscolari al polpaccio. «Il vostro sostegno è per me in questo momento importante» la richiesta d’aiuto del ragazzo attraverso Instagram, a sottolineare le difficoltà inaspettate e vissute malissimo psicologicamente dall’argentino.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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